Cronaca locale

Ferlaino in ospedale: "Sono caduto...". Paura per l'ex presidente del Napoli

L’ingegnere ha fatto sapere di essere inciampato in uno scalino. Finendo a terra ha sbattuto con il naso procurandosi una leggera ferita prontamente curata al pronto soccorso

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Apprensione per l’incidente domestico accaduto all’ingegnere Corrado Ferlaino, presidente del Napoli calcio negli anni d’oro del fuoriclasse argentino Diego Armando Maradona. L’ex massimo dirigente della squadra azzurra, che ormai ha raggiunto la veneranda età di 92 anni, è finito al pronto soccorso per una caduta nella sua abitazione. Come fa sapere il quotidiano Fanpage, però, che ha sentito Ferlaino in ospedale, l’infortunio non ha avuto nessuna conseguenza.

L’incidente domestico

L’ex presidente ha raccontato di essere caduto in casa inciampando in uno scalino. Finendo a terra ha sbattuto con il naso procurandosi una leggera ferita prontamente curata al pronto soccorso. “Nulla di grave”, ha detto, tranquillizzando i propri tifosi che gli sono molto legati. Ferlaino è stato affidato alle cure del dottor Luigi Califano, professore ordinario di chirurgia maxillo facciale del dipartimento di Scienze neurologiche, riproduttive e odontostomatologiche dell’Università Federico II. L’attuale società del Napoli calcio ha voluto immediatamente esprimere la vicinanza all’ingegnere pubblicando un post su Twitter. “Un augurio di pronta guarigione! Forza presidente”, hanno scritto gli addetti dell’ufficio stampa di Aurelio De Laurentiis.

Chi è Corrado Ferlaino

Ferlaino è un’istituzione a Napoli. È stato proprietario della squadra azzurra, in maniera alternata, dal 1969 al 2000. Si avvicinò al calcio negli anni Cinquanta, avendo svolto attività agonistica a livello dilettantistico con la maglia del Tennis Vomero. La sua esperienza si concluse nel 1964, con la squalifica a vita comminatagli per aver picchiato un arbitro in campo. Nel 1967, entrò come piccolo socio nell'azionariato del Napoli, cui presidente era Gioacchino Lauro, fino ad assumerne la presidenza anni dopo.

Durante la sua gestione, il Napoli raggiunse il suo massimo fulgore negli anni Ottanta, in corrispondenza con la militanza in maglia azzurra di Maradona, vincendo due scudetti (1986-87 e 1989-90), una Coppa Uefa (1988-89), una Coppa Italia (1986-87) e una Supercoppa italiana (1990). Precedentemente, la squadra azzurra aveva vinto, nel 1976, una Coppa Italia e una Coppa di Lega italo-inglese.

L'attentato

Fin dall'inizio della sua presidenza, Ferlaino è stato legato alla tifoseria partenopea da un rapporto di odio-amore alimentato dalla vulcanicità del presidente, capace di far quadrare i bilanci societari privandosi dei giocatori più amati dai sostenitori (un esempio su tutti è quello di Dino Zoff), ma capace anche di acquisti importanti, primo su tutti quello del Pibe de oro.

Malgrado i successi ottenuti, importanti per un club come il Napoli, Ferlaino è stato spesso oggetto di contestazioni, arrivando a subire persino un attentato, nel 1983, quando venne fatta esplodere una bomba sotto casa.

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