Sabina, Elisabetta e Nicoletta: il dramma delle tre donne uccise da Claudio Campiti

Tre donne hanno perso la vita durante la sparatoria a Fidene. Preoccupazione anche per le persone rimaste ferite

Sabina, Elisabetta e Nicoletta: il dramma delle tre donne uccise da Claudio Campiti

Sabina, Elisabetta e Nicoletta, sono queste le tre donne rimaste uccise questa mattina nella sparatoria avvenuta nel quartiere romano di Fidene. Le vittime si trovavano nel gazebo esterno di un bar in via Monte Giberto, quando sono state raggiunte dai proiettili esplosi da Claudio Campiti.

Chi sono le vittime

Sabina Sperandio aveva 71 anni, Elisabetta Silenzi 55 e Nicoletta Golisano 50. Le tre donne si trovavano nel bar al civico 21, dove si stava tenendo l'assemblea del Consorzio Valleverde, quando Claudio Campiti (57 anni) ha fatto irruzione, impugnando un'arma da fuoco.

Delle vittime non si sa ancora molto, ma a quanto pare una aveva l'incarico di revisore dei conti, mentre un'altra era la segretaria della presidente del consorzio, rimasta a sua volta ferita nella sparatoria.

Una comunità sotto choc

Sconvolti i residenti e i rappresentanti del Consorzio Valleverde. "Profondamente colpiti per il grave episodio di violenza, il Comune di Ascrea si stringe al dolore delle famiglie delle vittime e dei feriti. Questa tragedia ha sconvolto profondamente la nostra comunità, l'amministrazione comunale si mette a disposizione degli inquirenti", ha dichiarato il sindaco Riccardo Nini, come riportato da Repubblica.

Stefano Micheli, sindaco di Rocca Sinibalda, parlato di strage "insensata e inimmaginabile". Una strage che ha colpito duramente tutte la comunità. "Il nostro pensiero per le vittime e i familiari, per i feriti e per i nostri concittadini dolorosamente testimoni di questa assurda tragedia", ha concluso.

I feriti

Il numero delle vittime di Campiti potrebbe purtroppo aumentare. Fra i feriti, ci sono anche persone molto gravi.

Un uomo di 67 anni, colpito in pieno volto, si trova adesso al Policlino Gemelli, mentre una signora di circa 80 anni, raggiunta da un proiettile al torace, è stata trasportata in codice rosso al Policlinico Umberto I per essere sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Molto grave una donna di 50 anni, adesso ricoverata al policlinico Sant'Andrea.

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