Cronaca locale

Stupri di Caivano, al via l'incidente probatorio: bimba conferma le violenze del branco

La piccola ha ripercorso quei terribili momenti, confermando il suo racconto anche nel momento in cui è stata interrogata dai difensori degli imputati in occasione del controesame

Stupri di Caivano, al via l'incidente probatorio: bimba conferma le violenze del branco

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Nel corso del primo incidente probatorio che ha avuto luogo per cinque ore quest'oggi, venerdì 19 gennaio, una delle due cuginette vittime degli abusi perpetrati nei loro confronti dal branco nel parco di Caivano la scorsa estate ha ripercorso quei terribili momenti confermando ogni dettaglio della violenze subite.

La piccola, che all'epoca dei fatti aveva 12 anni, ha ribadito il suo racconto anche nel momento in cui ha dovuto rispondere alle domande dei legali dei giovani imputati durante il controesame. L'incidente probatorio si è svolto in un ambiente protetto e confortevole, ed è stato interrotto più volte per consentire alla bambina di avere delle pause durante le circa 5 ore di interrogatorio e di alleggerire il carico di tensione che inevitabilmente si è venuto a creare. Oggi è stato il turno della più grande delle due presunte vittime, che ora ha 13 anni, mentre il prossimo lunedì 22 gennaio sarà il turno della cuginetta, che all'epoca dei fatti aveva 10 anni.

"È una questione molto delicata che vede coinvolti minori sia indagati che parti offese", ha dichiarato come riferito dall'Ansa Manuele Palombi, legale dei due tutori delle bimbe, che sono gli avvocati Marco Buonocore e Maria Teresa De Nicolo. "Quindi chiedo massima riservatezza e rispetto per l'intera vicenda processuale", ha proseguito Palombi. "Ritengo che le pressioni mediatiche possano solo portare a una vittimizzazione secondaria delle parti in causa. Tutte le procure della Repubblica coinvolte, presso il tribunale di Napoli Nord, presso il tribunale dei minorenni di Napoli e quella di Napoli, stanno svolgendo le opportune indagini per garantire che la giustizia faccia il suo corso", ha concluso l'avvocato.

I rischi di incorrere nella "vittimizzazione secondaria", peraltro, erano già stati segnalati durante la scorsa estate da Clara Niola, il legale che tutela gli interessi dei genitori della bimba che sarà ascoltata il prossimo lunedì.

Quest'oggi la 13enne era accompagnata dalla psicologa, e a rivolgerle delle domande sul caso sono stati il giudice per le indagini preliminari di Napoli Nord Fabrizio Forte e il gip presso il tribunale per i minorenni Umberto Lucarelli. Erano presenti, inoltre, anche i sostituti procuratori Claudia De Luca e Maria Carmela Quaranta nonché i genitori di tre dei nove ragazzi indagati, due maggiorenni e sette minorenni, accompagnati dai rispettivi avvocati.

Tre dei giovani indagati, due maggiorenni e un minorenne, non si trovano più in carcere: i primi sono agli arresti domiciliari in abitazioni di familiari lontano da Napoli, mentre quest'ultimo è stato trasferito in una comunità.

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