Cinque euro per una foto nel "sentiero dei selfie". E scoppia la polemica

Si discute sull'introduzione del pedaggio alla celebre località delle Dolomiti: ecco perché è stata presa questa decisione

Cinque euro per una foto nel "sentiero dei selfie". E scoppia la polemica
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Fa discutere la decisione di riattivare il tornello a pagamento per poter accedere al sentiero del Seceda, meglio conosciuto come "sentiero dei selfie". Chi intende scattare fotografie in uno dei paesaggi più belli e suggestivi delle Dolomiti dovrà sborsare 5 euro. Questo il pedaggio richiesto per poter accedere all'area.

Si tratta di una conseguenza del sovraffollamento turistico che sta interessando numerose zone d'Italia, specialmente quest'anno. Sono tante le amministrazioni comunali che hanno deciso di imporre ingressi contingentati a determinate zone per garantire l'ordine pubblico e tutelare, almeno un minimo, la popolazione locale. Il caso delle Dolomiti è emblematico. Sono stati tanti i proprietari di terreni in Alto Adige a lamentarsi dell'eccessivo numero di turisti che, senza alcuna cura, calpestano gli spazi e si arrampicano per raggiungere il punto panoramico per potersi scattare un selfie con alle spalle il gruppo delle Odle.

Il tornello, installato come provocazione a inizio luglio, è tornato operativo. La decisione è stata presa da alcuni proprietari dei terreni, che hanno deciso di proseguire su questa strada perché malgrado le rimostranze non sono state prese misure in grado di tutelare i locali e ridurre i problemi derivati dal continuo flusso di turisti.

Sul caso, ormai, è polemica. Ad oggi, chi intende accedere al sentiero del Seceda, deve mettere mano al portafoglio e pagare 5 euro. Una scelta divisiva, dato che non mette tutti d'accordo. Da un lato abbiamo la gente del posto, intenzionata a tutelarsi e porre un freno agli arrivi in massa, dall'altro c'è chi non accetta questa misura. L'Apt di Santa Cristina ha espresso la propria contrarietà, ricordando che sono state assunti ben quattro ranger al fine di controllare i sentieri. Qualcuno urla alla provocazione occultata dietro dichiarate intenzioni green.

"Novità dalla Val Gardena: adesso si paga anche il pedaggio sui sentieri. Uno dei sentieri più fotografati delle Dolomiti, invaso da tamarri, influencer, YouTuber e Instagrammer. Il risultato di una forma di turismo anche voluta politicamente", è stato il commento del presidente del Cai Alto Adige Carlo Alberto Zanella su Facebook.

Alcuni giorni fa, Zanella ha pubblicato un altro post: "Comunico ufficialmente che da quattro giorni il tornello sul Seceda è in funzione e fa pagare. Perciò ne consegue che la storia della provocazione è un'autentica balla. Inoltre, se qualcuno deve andare in bagno alla stazione a monte del Col Raiser sappia che deve pagare un euro col tornello anche lì".

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