Cronaca nera, ma «firmata»

Si apre con una lunga introduzione di Stefano Lorenzetto il numero 3 dell’Europeo bimestrale. La firma del Giornale compare in copertina accanto a Truman Capote, Oriana Fallaci, Lina Coletti, Giorgio Bocca, Gianni Roghi e Gian Antonio Stella. Il numero monografico s’intitola A sangue freddo. «Conosco l’odore del sangue e della morte. Me lo porto nel genoma», scrive Lorenzetto. «Sono nato nella città che deve la sua fama internazionale a un doppio suicidio, “nella bella Verona” dove “sangue civile va macchiando mani civili”, dove Tebaldo uccide Mercuzio, Romeo uccide Tebaldo, Romeo uccide Paride, Romeo uccide Romeo, Giulietta uccide Giulietta. Città dell’amore che riesce a celebrare le ragioni del cuore solo in una cripta buia, fra i sepolcri dei Capuleti; città di spade snudate, di pozioni velenose ingollate fino all’ultima goccia, di pugnali conficcati in carni diafane».


Nella prefazione l’autore narra i suoi esordi da cronista di nera al quotidiano L’Arena nel 1975 e alla fine confessa: «Adesso nutro una repulsione incoercibile per il sangue, un disinteresse totale e irrevocabile per i delitti. Da ormai molto tempo non leggo notizie di cronaca sui giornali. Se i tiggì vi indulgono, spengo».

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