
Ha detto ai poliziotti, che sono riusciti a parlargli in ospedale prima che le sue condizioni peggiorassero e perdesse i sensi, di essere stato aggredito da due uomini, forse algerini, in strada, poco lontano da piazza Duca d’Aosta e dalla stazione Centrale. Due sconosciuti di origine nordafricana che - questa è la sua versione dei fatti, per il momento, incontrovertibile - non aveva mai visto prima e che lo avrebbero assalito per motivi a dir poco futili. Quindi prima una discussione trascesa in una violentissima lite (presumibilmente nata tra gente che aveva anche alzato un po’ troppo il gomito, ndr); subito dopo le coltellate, con uno dei fendenti che sfiora il cuore della vittima. È circa l’una e mezza di notte della notte tra martedì e mercoledì. A terra, ferito, come testimoniano i frame dalle telecamere di videosorveglianza installate all’angolo con via Vitruvio e via Lepetit, resta quest’uomo di 31 anni originario del Gambia, mentre i suoi aggressori, dai tratti magrebini, se la danno a gambe, arrivano i soccorsi del 118 con un’automedica e un’ambulanza insieme agli agenti delle «Volanti» della questura di Milano.
Le condizioni dell’immigrato sono peggiorate al suo arrivo in codice rosso all’ospedale Niguarda dov’è stato operato d’urgenza: una delle coltellate - lievi, sferrate all’altezza del braccio sinistro, del torace e della schiena - ha danneggiato la membrana che
circonda il miocardio. Ora l’extracomunitario che dagli accertamenti risulta irregolare sul territorio, con qualche precedente penale di poco conto alle spalle e senza fissa dimora è in prognosi riservata e in pericolo di vita.