"Una persona scappò dal luogo del delitto". Nuove rivelazioni sul caso di Meredith Kercher

Il pm che condusse le indagini ha rilasciato un'importante rivelazione. Ecco che cosa è stato detto sul luogo del delitto

"Una persona scappò dal luogo del delitto". Nuove rivelazioni sul caso di Meredith Kercher
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Si torna a parlare dell'omicidio di Meredith Kercher, caso di cronaca nera risalente al primo novembre 2007. A distanza di tanti anni (sono ormai diciotto) ci si interroga ancora sulla vicenda, rimasta controversa. Intervistato da La Stampa, l'ex pm Giuliano Mignini ha ammesso le criticità riscontrate durante le indagini, e ha rivelato anche dei dettagli molto importanti. Forse anche sulla triste storia di Meredith c'è ancora da fare tanta chiarezza.

Ad oggi, le indagini e il processo relativi al delitto di Perugia hanno portato alla condanna in via definitiva di Rudy Guede, mentre Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati assolti. Secondo Mignini, il pubblico ministero che si occupò di coordinare le indagini, il caso non può però dirsi chiuso, perché restano diverse ombre. Pare infatti che in questi mesi sia emerso un nuovo nome, un nome che fino ad ora non era mai stato preso in considerazione. La fonte che ne ha permesso la diffusione, però, sarebbe attendibile. "Una persona che potrebbe essere implicata nell'omicidio e che scappò all'estero pochi giorni dopo il delitto", ha dichiarato l'ex pm. Una rivelazione davvero scioccante. Purtroppo per tanti anni diverse persone hanno preferito non parlare. "Se avessi avuto questi elementi all'epoca le indagini avrebbero preso un'altra direzione", ha ammesso Mignini.

Tutto da rifare, dunque? Di certo, sarebbero necessari degli approfondimenti. "Ci sono elementi che potrebbero far pensare che questa persona abbia un qualche coinvolgimento nella vicenda. Ho segnalato la cosa alla Procura di Perugia, che si sta occupando della situazione", ha dichiarato l'ex pm. Per quanto riguarda Amanda Knox e Raffaele Sollecito, all'epoca fidanzati, Mignini è stato sibillino: "Le circostanze sono state fortunate per loro. Sicuramente Knox e Sollecito pensano di aver 'stravinto' ma la realtà è ben diversa. Ad esempio, bastava che l'avvocato Biscotti non chiedesse il rito abbreviato per Rudy Guede e la condanna sarebbe stata certa anche per loro".

L'ex pm ricorda che Knox e Sollecito sono stati assolti con formula dubitativa. "Il dubbio è su quello che hanno fatto. Hanno partecipato o sono stati solo spettatori? Forse non hanno concorso o comunque non ci sono elementi sufficienti per dirlo. Perciò, dato che fu accertato che Guede non aveva agito da solo, fu condannato per concorso in omicidio con persone non identificate", ha affermato.

In

ultima analisi, secondo Mignini non è stata fatta pienamente giustizia, perché ci furono diversi errori finanziari a favori di quelli che erano gli imputati. L'uomo ha ammeso di provare del sincero rammarico.

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