I punti chiave
Violenza sessuale aggravata e diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti. Sono i reati contestati a un cittadino ecuadoregno di 28 anni, M.M.E.D (le iniziali del nome), accusato di aver stuprato una 20enne sudamericana dopo averla indotta a bere o somministrandole sostanze stupefacenti contro la sua volontà. Le violenze sono state filmate col cellulare e i video diffusi verosimilmente in Rete o nelle chat. L'indagato non è nuovo alle forze dell'ordine. Il 3 agosto scorso era stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Roma Cinecittà, assieme a un cittadino peruviano, poiché trovato in possesso di 440 grammi di cocaina suddivisa in 49 ovuli.
Gli abusi
Le indagini lampo dei militari dell'Arma, partite dalla denuncia della vittima, hanno consentito di ricostruire con dovizia di particolari le violenze e le umiliazioni a cui è stata costretta la giovane donna. Stando a quanto apprende l'Ansa da fonti investigative, la 20enne sarebbe stata abusata in due distinte occasioni ma con le medesime infide modalità. Dopo aver somministrato ripetutamente alla vittima sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti all'interno di alcuni locali pubblici della Capitale, il 28enne l'avrebbe poi sottoposta a "reiterati reati sessuali" approfittando del suo stato di incoscienza.
I video
Le violenze sono state riprese dallo stesso indagato con il cellulare. Successivamente le immagini e i video sono stati diffusi in chat o su Internet, circostanza che ha permesso ai carabinieri di acquisire importanti elementi indiziari a carico del 28enne. Decisive sono state poi le dichiarazioni testimoniali degli amici della vittima che, in sostanza, hanno confermato la versione della giovane donna agevolando l'identificazione del responsabile degli abusi.
Chi è l'ecuadoregno arrestato
Dopo averlo individuato, i carabinieri di via Selci hanno sottoposto l'indagato a perquisizione domiciliare trovando all'interno dell'abitazione alcuni grammi di sostanza stupefacente, un bilancino di precisione e vari supporti informatici. Il contenuto dei dispositivi sarà esaminato per verificare l'eventuale presenza di ulteriori filmati e scongiurare l'esistenza di altre vittime.
L'uomo, un cittadino ecuadoregno di 28 anni con precedenti legati alla detenzione e lo spaccio di droga, ora si trova ristretto nel carcere di Regina Coeli. I reati che gli vengono contestati sono di violenza sessuale aggravata e diffusione illecita di immagini e video sessualmente espliciti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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