Cronache

Dal 2021 l'Ue dice addio alla plastica monouso di cotto-fioc, posate, piatti e cannucce

La commissione Ambiente europea voterà il testo a gennaio: entro due anni i Paesi membri dovranno recepire la direttiva Ue

Dal 2021 l'Ue dice addio alla plastica monouso di cotto-fioc, posate, piatti e cannucce

Per evitare 3,4 milioni di tonnellate di Co2, dal 2021 l’Europa dice addio ai prodotti monouso in plastica come cotton-fioc, piatti, posate e cannucce. E non è tutto, perché dal 2025 in avanti le classiche bottiglie in Pet dovranno contenere per il 25% materiale riciclato, mentre dal 2030 la percentuale salirà al 30%.

La commissione Ambiente europea voterà sul testo – messo a punto in questi giorni – a gennaio 2019 ed entro due anni dalla pubblicazione i Gazzetta Ue i Paesi membri dovranno recepire la direttiva. Inoltre, nelle intenzioni ecologiche dell’Ue, c’è la volontà di tassare anche i produttori di plastica e l’industria del tabacco, così da coprire i costi della raccolta e del riciclo dei filtri delle sigarette.

Questo le parole di Frans Timmermans, vicepresidente della Commissione: "Gli europei sono consapevoli che i rifiuti plastici costituiscono un enorme problema e l’Ue nel suo insieme ha dato prova di grande coraggio nell’affrontarlo, rendendosi riferimento nella gestione degli scarti plastici marini".

A ruota, il commento (parzialmente soddisfatto) di Greenpeace per bocca di Giuseppe Ungherese, responsabile della Campagna Inquinamento di Greenpeace Italia: "Arriva un segnale importante dall’Europa per contrastare l’inquinamento da plastica nei mari del Pianeta. Tuttavia le misure concordate, come la riduzione a monte della produzione di alcuni imballaggi e contenitori in plastica monouso, non rispondono pienamente alla gravità dell’inquinamento dei nostri mari. Quello lanciato dall’Unione europea è un segnale importante che risponde alle richieste e alle preoccupazioni di migliaia di cittadini. Ancora, però, si è lontani da una vera soluzione.

Non introducendo misure vincolanti per gli Stati membri per ridurre il consumo di contenitori per alimenti, e ritardando di quattro anni l’obbligo di raccogliere separatamente il 90 per cento delle bottiglie in plastica, l’Europa regala così alle grandi multinazionali la possibilità di fare ancora enormi profitti con la plastica usa e getta a scapito del Pianeta".

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