Cronache

Il 21enne che ha beffato la Rai: "La bestemmia? Un modo di dire"

Vito Zingarelli si difende: "Ho fatto la cavolata da ultimo dell’anno". Poi aaccusa la Rai: "Che ne sapevo io che la passavano veramente in diretta"

Il 21enne che ha beffato la Rai: "La bestemmia? Un modo di dire"

"E vabbè dai, ho fatto la cavolata da ultimo dell’anno, ma che ne sapevo io che la passavano veramente in diretta, quella bestemmia?". Vito Zingarelli, lo studente 21enne di Taranto che ha beffato la Rai a Capodanno, si giustifica. Prova a mettere una pezza alla bravata dell'ultimo dell'anno: "Che poi mica lo intendevo alla lettera, dai, per me porco... era un modo di dire".

"Ero nervoso, perché mi era saltata la serata del 31 con gli amici". Come ricostruisce il Corriere della Sera, il messaggio incriminato viene mandato mentre Vito sta guidando sulla superstrada con l’auricolare. Una vera e propria beffa dal momento che il 21enne è figlio del comandante della polizia municipale di Massafra. "Ma non ci parlo da un anno e mezzo - si affretta a spiegare - i miei sono separati". Il ragazzo ha passati la maturità al liceo scientifico con 89 su 100 e ora è iscritto al primo anno di Scienze motorie. Un ragazzo come gli altri: chitarrista heavy metal con la band dei Cobra, nel giro musicale pugliese, gioca a calcio, nuota e ogni tanto fa anche un po' di pallavolo.

"I vicini continuavano a sparare i botti, da incivili, e il mio cane Cico, un pastore tedesco di 4 anni, aveva una paura tremenda, tremava tutto - racconta il ragazzo - così ho deciso di restare a casa con lui e la mia amica Ilaria. Non c’era granché in televisione, però Gigi D’Alessio proprio non ce l’ho fatta, e allora ho messo su Raiuno, anche se io la guardo poco, la tv. Insomma, ho mandato l’sms. E ci ho aggiunto quello che ci ho aggiunto, perché gli auguri da soli erano un po’ insignificanti". E, quindi, ci ha infilato dentro una bestemmia. "Io sono ateo - continua - però la uso spesso come intercalare, non volevo offendere Dio, anche se non ci credo, e non volevo fare del male a nessuno, era uno sfogo personale".

Ora che in Rai e in tutta Italia è scoppiato un vero e proprio pandemonio, Vito si è reso conto di aver esagerato.

"Ma ora ti dico questo - conclude - mia madre è laureata in informatica e anche io, sai, non sono un somaro, avevo 10 in matematica e fisica, ma insomma, non è che ci volesse un genio per bloccare la parolaccia, bastava un programma software".

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