La terza ondata di coronavirus ha travolto il Paese e ce lo dimostrano le 502 vittime registrate nelle ultime ore, mai così tante dallo scorso gennaio, quando l'Italia stava iniziando a vedere la luce dopo la seconda ondata. I numeri dei nuovi contagi e dei ricoveri in terapia intensiva preoccupano gli esperti, che temono ripercussioni sugli ospedali e ulteriori aumenti dei decessi. Intanto Ema deciderà giovedì il destino del vaccino AstraZeneca, bloccato ieri in numerosi Paesi d'Europa per precauzione e, almeno per quanto riguarda l'Italia, per i casi di trombosi verificatisi in Germania. Giungono comunque notizie positive sul vaccino AstraZeneca, che a meno di eccezionali rivoluzioni dovrebbe essere nuovamente somministrato a partire da giovedì.
Non un giorno qualunque per il nostro Paese, perché proprio giovedì 18 marzo cade la prima Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia da coronavirus. Sono oltre 100mila i morti da coronavirus in un anno, mai un incremento così alto dal 1944. Era la notte del 18 marzo 2020 quando la colonna di camion militari con dentro le bare dei morti di coronavirus lasciava la città in direzione dei centri crematori del resto d'Italia per far fronte a un'esigenza alla quale la città in ginocchio non poteva più rispondere. A un anno esatto da quel giorno, il premier Mario Draghi è atteso a Bergamo per celebrare simbolicamente l'anniversario della notte che ha sconvolto il Paese. Quella foto, che ha fatto il giro del mondo in poche ore, ha forse dato per la prima volta il polso del dramma portato dal coronavirus nelle nostre vite e oggi, a un anno di distanza e con quasi tutto il Paese di nuovo in lockdown, tutto sembra ripetersi. Proprio per rispettare le misure contro il coronavirus, la cerimonia si svolgerà in streaming: non sono ammessi giornalisti durante la commemorazione, che sarà trasmessa sui canali ufficiali della presidenza del Consiglio e le cui immagini saranno rese diponibili per la Rai.
Il ritardo nelle somministrazioni dei vaccini, complice lo stop imposto dall'Aifa sulla scia di quanto avvenuto in Germania, causerà probabilmente anche altre vittime nel nostro Paese. I contagi hanno ripreso a correre, da giorni sono ormai pressoché costanti oltre le 20mila unità quotidiane dopo alcune settimane in cui sembrava che stesse rallentando. Le varianti, soprattutto quella inglese, si sono dimostrate più contagiose e più letali.
Ora il virus va più veloce e le terapie intensive tornano a riempirsi, con un incremento di 99 ricoverati gravi a fronte di 319 nuovi ingressi in 24 ore. Cresce vertiginosamente anche il numero di ricoverati nei reparti ordinari per coronavirus, 760 in più rispetto a ieri.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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