"Abusivo l'ufficio dei migranti": le ferrovie denunciano Alberto di Monaco

Rete Ferroviaria italiana contro il sovrano di Monaco per un infopoint installato alla stazione di Ventimiglia dalla Croce Rossa Monegasca: "È occupazione abusiva"

"Abusivo l'ufficio dei migranti": le ferrovie denunciano Alberto di Monaco

Le ferrovie contro il principe Alberto II di Monaco, impegnato ad aiutare i migranti diretti in Francia da Ventimiglia. Tutto per un piccolo ufficio di 2 metri per 2,5 destinato a fornire informazioni per i profughi in transito dalla Riviera di Ponente alla Costa Azzurra.

La storia, per la verità piuttosto curiosa, arriva proprio dall'ultimo Comune italiano prima della frontiera francese, assurto ormai da tre anni agli onori delle cronache dopo essere diventato un importantissimo centro di attesa per i migranti che tentano di attraversare clandestinamente il confine per entrare nell'Esagono.

L'ultima polemica è legata appunto ad un infopoint installato su una delle banchine esterne della stazione ferroviaria per volere del sindaco Enrico Ioculano. Una piccola struttura innalzata martedì scorso per segnalare la presenza di un centro di accoglienza in un'area periferica della città. L'obiettivo, nelle intenzioni del primo cittadino, era evitare che gli stranieri si accalcassero in stazione e defluissero ordinatamente verso le strutture a loro dedicate.

Tutto piuttosto logico, se non fosse che Rete Ferroviaria Italiana ha presentato denuncia alla polizia per occupazione abusiva. Ma la notifica di apertura delle indagini non è stata consegnata al municipio, bensì al legale rappresentante dell'organizzazione che ha installato l'infopoint.

Che per coincidenza sono il principe Alberto e la Croce Rossa monegasca, a cui il principe ha devoluto dei fondi proprio per aiutare i migranti di Ventimiglia. Ora il caso è finito anche sul tavolo del prefetto di Imperia Silvana Tizzano, che ha convocato i rappresentanti di Rfi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica