Adesso il Papa "commissaria" il coro della Cappella Sistina

Giornata di novità dalle parti di piazza San Pietro: Papa Francesco non ha solo soppresso l'Ecclesia Dei, come potete leggere in questo articolo, ma ha pure "commissariato " il coro della cappella Sistina.

Le due novità dipendono da motivazioni del tutto diverse.

Se la Pontificia commissione è stata abolita per il mutamento delle condizioni esistenti - questo è quanto si legge sul Motu proprio pubblicato al riguardo - lo storico coro, almeno rispetto ai vertici attuali, è stato "commissariato" in seguito a un'indagine interna, che ha coinvolto soprattutto questioni legate ai fondi e a specifiche amministrative. Ma non è chiaro se la scelta del pontefice sia direttamente correlabile a quell'inchiesta. La questione è abbastanza districata e le due principali modifiche previste dal pontefice argentino sono queste: monsignor Guido Marini è l'ecclesiastico selezionato per occuparsi di tutte le attività inerenti alle celebrazioni liturgiche, mentre monsignor Guido Pozzo, che operava proprio all'interno dell'istituto abolito oggi e inserito all'interno delle competenze dell'ex Sant'Uffizio, quindi nella Congregazione presieduta dal cardinal Ladaria, si occuperà degli affari economici. Per questo, seppur per mezzo delle virgolette, si parla di "commissariamento".

Anche questa decisione è stata comunicata attraverso un secondo Motu proprio, che rappresenta lo strumento principe del potere esecutivo pontificio. Papa Bergoglio prosegue così con la riforma dei meccanismi curiali, che dovrebbe essere completata per il tramite della nuova Costituzione Apostolica, ora al vaglio di quello che una volta era il C9 e che oggi, in realtà, è composto da sei cardinali.

La vicenda del coro va avanti da qualche tempo e ha interessato pure una polemica relativa al fatto che il complesso di voci avesse partecipato a un'iniziativa - una partecipazione che per alcuni, forse anche per il Papa, non era opportuna - svoltasi presso Metropolitan Museum di New York.