Cronache

Albissola, la coppia fa causa al festival: arrivano i cartelli con scritto "Applausi"

Una coppia di coniugi ha fatto causa al comune di Albissola Marina per il chiasso durante le manifestazioni estive e così sono comparsi cartelli con scritto "Applausi" per il pubblico durante gli spettacoli

Albissola, la coppia fa causa al festival: arrivano i cartelli con scritto "Applausi"

Una coppia di coniugi lombardi ha fatto causa al comune di Albissola Marina perché turbati dal chiasso delle manifestazioni estive in piazza della Corcordia.

Il loro appartamento, infatti, è all'ultimo piano di un palazzo della piazza, proprio sopra il palco, e gli spettacoli estivi hanno rovinato la loro quiete. Così per la prima serata del festival "Parole ubikate in mare" l'atmosfera era davvero surreale.

Invece di applaudire con le mani, gli spettatori hanno innalzato e agitato dei fogli con scritto "Applausi" per esprimere il loro entusiasmo. La manifestazione, quest'anno dedicata alla figura di don Lorenzo Milani, ha accolto ieri nelal serata iniziale il filosofo Diego Fusaro e il giornalista Gianluigi Paragone.

Mentre c'erano circa trecento fogli con la scritta "Applausi" in ogni posto a sedere. Renata Barberis, presentatrice degli incontri, ha spiegato la situazione come riporta il Corriere della Sera: "Un perito del Tribunale sembra che fosse a casa loro l’anno scorso, quando avevamo ospite Federico Rampini. Durante gli applausi sarebbe stato superato il limite consentito di decibel. La causa è ancora in corso, così noi quest’anno abbiamo deciso di evitare altri problemi".

Da quando è iniziata la causa sembra che le finestre dei coniugi siano rimaste sempre chiuse ma la Barberis racconta degli eposodi particolari: "Ho vissuto tutto l’escalation. Hanno iniziato tenendo la televisione a volume altissimo, con le luci spente, solo per darci fastidio. La signora a volte si è affacciata dicendo cose poco piacevoli. Non nei nostri confronti, ma durante uno spettacolo di teatro, hanno buttato anche dell’acqua.

Ci sono norme troppe restrittive, ed è grave non dare la giusta attenzione a chi fa cultura".

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