Un altro sbarco con un piccolo barchino e con a bordo una decina di persone si è verificato nelle scorse ore a Lampedusa. Non è certamente il primo di questa estate 2019.
Si tratta dell’ultimo episodio del genere annotato tra le cronache che riguardano l’isola più grande delle Pelagie. In particolare, come riporta una nota dell’agenzia Agi, un piccolo natante viene avvistato in mattinata a largo di Lampedusa.
Scortato fin dentro lo scalo dell’isola, i migranti a bordo sono quindi stati fatti scendere presso il molo Favarolo, lo stesso passato oramai alla storia per essere principale approdo dei barconi provenienti dalle coste nordafricane.
In tutto sono dodici le persone che hanno compiuto la traversata verso Lampedusa, ma questa volta emergono dei particolari differenti rispetto agli altri episodi del genere.
A bordo del barchino infatti, vi è soltanto un adulto mentre per il resto si conta la presenza di otto donne, una di queste in dolce attesa, e tre bambini. Un fatto insolito, perché solitamente è raro notare un barcone con a bordo quasi solo donne e bambini, sia che si tratti di sbarchi di grandi dimensioni o come in questo caso approdi di natanti con poche unità a bordo.
Per fortuna le condizioni di salute di tutti e dodici i migranti appaiono discrete, adesso gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza sui particolari emersi poco dopo lo sbarco. Si cerca di capire, in particolare, il motivo di una così insolita composizione del gruppo a bordo del barchino ed il ruolo dell’unico adulto approdato a Lampedusa.
Altra circostanza da appurare è la provenienza dei dodici sbarcati oggi. Una volta entrati a Lampedusa, i dodici dichiarano di essere partiti dalla Libia. Solitamente barchini di queste dimensioni partono dalla Tunisia, anche perché la distanza da questo paese è minore ed una piccola imbarcazione può affrontare il viaggio specie se “scaricata” da una nave madre come accurato nelle ultime indagini.
Dalla Libia invece partono i barconi più capienti ed i gommoni con più di venti o trenta persone in media a bordo. Non convince quindi la prima ricostruzione che vede il barchino odierno essere partito da uno dei porti della Tripolitania.
Quello dei “mini approdi” è un fenomeno che appare in crescita, specialmente dallo scorso mese di maggio: si tratta di piccoli gruppi di migranti che, anche per via delle dimensioni ridotte dei mezzi usati per le traversate, riescono quasi indisturbati ad entrare a Lampedusa.
Un fenomeno, come detto, che ha origine soprattutto dalle coste tunisine, fronte sempre più caldo sotto questo aspetto: si calcola che, con il drastico calo dei migranti intercettati lungo la rotta libica degli ultimi complessivi 12 mesi, il 40% dei barconi che
arrivano in Italia parte proprio dalla Tunisia.Quello dei mini sbarchi è uno dei motivi che sta spingendo il governo italiano a valutare una maggiore collaborazione con le autorità e le istituzioni di Tunisi.
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