Anac, in procura atti nomina fratello Marra

L'Anac ha trasmesso tutti gli atti alla procura evidenziando un "conflitto d'interessi" sulla nomina a responsabile del Turismo

Anac, in procura atti nomina fratello Marra

L'Anac "ha ritenuto configurabile il conflitto di interessi" quando Raffaele Marra, direttore del dipartimento Organizzazione e Risorse umane di Roma Capitale, ha nominato a capo della direzione Turismo del fratello Renato Marra. Lo si legge in un comunicato dell'Anac.

Tale situazione di conflitto di interessi, secondo l'Anac, "sussiste sia nel caso in cui il dirigente abbia svolto un mero ruolo formale nella procedura, che nell'eventualità di una sua partecipazione diretta all'attività istruttoria, come sembrerebbe emergere dall'ordinanza sindacale n. 95/2016". Al riguardo l'Autorità ha adottato una delibera che "è stata trasmessa alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma e alla struttura comunale competente, per l'accertamento della eventuale responsabilità disciplinare e alla procura regionale della Corte dei conti e all'Ispettorato della funzione pubblica per le questioni relative all'inquadramento del dottor Marra nei ruoli della dirigenza di Roma Capitale". Ulteriori elementi riguardanti la procedura di interpello sono stati chiesti al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Fin qui i fatti. Poi l'Anac chiama in causa anche direttamente il sindaco Virginia Raggi: "La dichiarazione della Sindaca sulla piena conoscenza, ab initio, della situazione di potenziale conflitto di interessi del dott. Raffaele Marra relativamente alla posizione del fratello Renato potrebbe far presupporre una precedente dichiarazione, in tal senso a Lei resa, dal dott. Marra (Raffaele). In ogni caso dalla dichiarazione si ricava che la situazione di palese conflitto di interessi era conosciuta dalla Sindaca", si legge nel testo della delibera dell'Anac.

"Una tale dichiarazione - prosegue il testo -, però, non è sufficiente per rimuovere il conflitto. Il d.p.R. n. 62/2013 prevede, infatti, che l’organo che viene a conoscenza, attraverso la dichiarazione o in altro modo, della situazione di conflitto di interessi, disponga ogni misura volta ad evitare ogni partecipazione del funzionario a procedimenti nei quali egli possa trovarsi in una tale situazione (in tal senso la citata AG 11/2015/AC).

Nel caso specifico la Sindaca, consapevole del conflitto, - conclude la delibera - avrebbe dovuto esonerare il dott. Marra da ogni partecipazione, anche se solo meramente pedissequa, all’atto di nomina del fratello Renato".

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