Cronache

Ancona, ghanese accusato di tentato omicidio dell'ex compagna: "Non ero violento, era solo sesso spinto"

Il 39enne è stato denunciato dall'ex fidanzata per maltrattamenti e violenza sessuale. Ma lui si è difeso dicendo che la loro relazione era burrascosa ma molto passionale e che i lividi erano frutto di rapporti sessuali molto estremo

Ancona, ghanese accusato di tentato omicidio dell'ex compagna: "Non ero violento, era solo sesso spinto"

Lui le avrebbe detto "Ti sfregio con l'acido" e lei aveva deciso di denunciarlo, anche se nella querela presentata aveva voluto far precisare che lo amava ancora. Lui si è sempre difeso, definendo il loro amore troppo passionale, dove c'era sì tanta gelosia, ma anche una forte intesa sessuale. Eppure, il compagno della donna, un ghanese di 39 anni, è stato accusato comunque di tentato omicidio nei confronti dell'ex compagna, un avvocato di 29 anni. Secondo quanto riportato da Il resto del Carlino, è in corso proprio in queste ore, davanti al collegio penale del tribunale di Ancona, il processo a carico del ghanese, che ha difeso la sua posizione assicurando che non avrebbe mai potuto fare del male alla 29enne, ma che i due facevano solo sesso "in maniera spinta".

I due tentati omicidi

In base alle prime ricostruzioni, i due si sarebbero incontrati nell'estate del 2016 e per un periodo sarebbero stati insieme, in una relazione complicata, finita nei primi mesi del 2018. Secondo quanto riportato dal quotidiano, il 39enne, da anni residente ad Ancona, dove lavora regolarmente, avrebbe tentato di soffocare la donna con un sacchetto dell'immondizia stringendole il collo e in un'altra cirostanza l'avrebbe afferrata, tenendola sospesa nel vuoto, e avrebbe minacciato di buttarla nella tromba delle scale. Dopo quei due episodi, l'avvocato 29enne avrebbe deciso di denunciarlo, rivolgendosi alla squadra mobile della questura e ricevendo il supporto della sezione specializzata in reati a sfondo sessuale.

Le accuse contro il ghanese

Oggi, all'uomo, per il quale erano stati avviati i provvedimenti di divieto di avvicinamento, il divieto di comunicazione e il divieto di dimora nel Comune di residenza della donna, sono stati contestati, oltre al tentato omicidio, anche la violenza sessuale, atti persecutori, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Nella giornata di ieri, il 39enne, parlando davanti al giudice Carlo Masini (che presiede il collegio penale), rispondendo prima alle domande del pubblico ministero e poi a quelle del suo legale, incalzato dalla pubblica accusa, si è professato innocente e ha voluto spiegare che tipo di relazione aveva con la donna.

La relazione tra i due

Secondo quanto ricostruito dal ghanese, i lividi che l'ex fidanzata portava sul corpo non erano causati dalle botte ma dai loro rapporti sessuali, un po' spinti. Ha confermato la gelosia (da parte di entrambi) e i litigi ma ha assicurato di non averle mai usato violenza. Invece, secondo l'accusa e la denuncia dell'ex partner, lui l'avrebbe violentata in due occasioni. La 29enne, infatti, lo avrebbe descritto come un violento, che in una circostanza l'avrebbe picchiata anche con un martello.

L'udienza è stata rinviata al 27 novembre per la discussione e la sentenza.

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