Era guarita dal Covid, ma l'81enne si riammala

Si tratta di una donna di 81 anni ospite di una rsa. Nella cittadina pugliese si teme per un focolaio. Il medico e ricercatore Pasquale Bacco: "È impossibile che la paziente si sia ammalata per la seconda volta in così poco tempo"

Era guarita dal Covid, ma l'81enne si riammala

Si parla tanto di immunità post infezione da Covid-19, ma non è ancora una certezza. D'altronde l'Oms, l'organizzazione mondiale della sanità, lo aveva detto già ad aprile scorso che non è detto che i pazienti guariti dal Coronavirus siano immuni. La conferma arriva da Andria, un Comune della provincia Bat in Puglia. Una donna di 81 anni che era guarita dal Covid ora è risultata di nuovo positiva al tampone. A darne notizia è Paolo Pinnelli sul quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno" e c'è molto allarmismo nella cittadina pugliese dove si teme un nuovo focolaio.

A pensarla diversamente in merito all'immunità è il medico e ricercatore Pasquale Maria Bacco che già da ottobre scorso, a Bari, studia il virus che ha fermato il mondo intero. "È impossibile che la donna sia tornata positiva in così poco tempo" commenta il medico che continua " o la paziente è rimasta positiva e quindi ci troviamo dinanzi a un caso di annidamento del virus oppure si tratta sicuramente di un errore di natura diagnostica perché quando un soggetto diventa positivo si crea l'immunità per almeno sette - otto mesi. Può essere stato un errore del tampone.". Bacco parla anche di "annidamento", ma cosa significa? "Questo virus ha la capacità di annidarsi solo appunto in una parte del corpo. Per esempio se si annida nel naso e la paziente fa il tampone nella bocca può risultare negativa e positiva se lo fa nel naso. Ci sono stati tanti casi del genere. Questo virus ha dimostrato più volte di avere la capacità di circoscriversi, di rimanere in un determinato posto senza diffondersi nell'organismo. Può quindi essere che i tamponi risultati negativi siano stati effettuati in un posto diverso rispetto a dove si trovava il virus.". Ma la cosa fondamentale, come specifica ancora il medico, è che la positività in tempi così brevi "è impossibile che si ripresenti.".

Secondo quanto si legge sul giornale pugliese la donna è ospite di una rsa, una casa di riposo, ed il 30 luglio scorso, dopo diversi tamponi a cui è stata sottoposta periodicamente, è risultata positiva.

Chiaramente tutto il personale sanitario della struttura è stato sottoposto al tampone e ora si è in attesa dei risultati. La paura più grande è che si possa essere dinanzi ad un nuovo focolaio, come dicevamo.

Nel frattempo la donna è stata trasferita nell'ospedale generale regionale "F. Miulli" di Acquaviva delle Fonti, già ospedale Covid-19 nei mesi scorsi e riconfermato tale proprio ieri nel nuovo piano ospedaliero della Regione Puglia.

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