La vicenda del blogger iraniano Mehdi Khosravi, in arte Yashar Parsa, arrestato domenica a Dorio, in provincia di Lecco potrebbe portare qualche grana al governo. Su di lui pende un mandato di cattura internazionale emesso dal tribunale di Teheran per corruzione e spetta ora al governo italiano decidere se concedere l'estradizione. Il suo avvocato sostiene che non c'è alcuna accusa di corruzione a suo carico. E di fatto accusa Theheran di dare caccia a un dissidente. E così adesso la situazione è nelle mani del governo italiano che dovrà decidere su come procedere. "Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, "non accolga assolutamente la richiesta di estradizione da parte del governo iraniano" di Mehdi Khosravi", ha affermato ad Aki-Adnkronos International, il presidente dell'Associazione 'Neda Day' che si batte per la difesa dei diritti umani in Iran. Secondo Djafarizad, Khosravi è un "filo-monarchico e attivista di quel Movimento Verde" che nel 2009 guidò le proteste antigovernative nella Repubblica islamica contro la rielezione dell'allora presidente Mahmoud Ahmadinejad.
"Dal 2009 è rifugiato in Europa, recisamente in Gran Bretagna - spiega l'attivista - Come lui ce ne sono parecchi che hanno chiesto asilo in Europa, parecchi vivono a Roma". Il punto - secondo Djafarizad - è che Khosravi "si è esposto" contro il governo di Teheran, "mentre gli altri no".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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