Dopo tanti anni di false partenze, il cambiamento epocale è avvenuto. Possiamo affermare che il cambiamento epocale, grazie alla tecnologia, risieda nella possibilità per clienti, singoli o a gruppi, di decidere. Le aziende storicamente hanno imposto, promosso e pubblicizzato ed eventualmente risposto a esigenze dei clienti. Oggi devono, in primis, rispondere e poi, eventualmente, proporre senza più imporre, perché il mercato non lo permette. Le aziende devono rispondere alle esigenze che quotidianamente il cliente esprime attraverso una molteplicità di canali, fisici e virtuali, che permette di esigere qualità di prodotto, servizi eccellenti e professionalità.
Un approccio generalista è ormai destinato a essere sorpassato dalla capacità degli individui di raccogliersi spontaneamente in gruppi. Il proliferare dei social network, dei gruppi di acquisto (GAS e similari) e del terzo settore (tanto per citarne alcuni) dimostra, una volta di più, come anche con il supporto della tecnologia l'individuo tenda spontaneamente a raccogliersi in gruppi e, quindi, ad aumentare la capacità di incidere e decidere.
La vera sfida per le aziende è quindi sapersi adattare al nuovo contesto di mercato che impone: visione, apertura, dinamismo e reattività. L'immaginario collettivo, in modo miope, crede che solo le «giovani start up» oggi possano vantare queste caratteristiche e, quindi, offrire vantaggi competitivi e margini di crescita. Con una più attenta analisi e lettura, invece, è possibile vedere come anche aziende tradizionali, in grado di leggere i segnali del mercato e capirne le evoluzioni, siano oggi in termini d'innovazione al pari delle società native digitali.
La differenza sta nel percorso da compiere. Cattolica è una di queste aziende. La compagnia ha infatti intrapreso, quel percorso evolutivo volto al nuovo cliente e alle nuove tecnologie, forte anche dalle solide fondamenta che la storia e la tradizione hanno permesso di creare. Ha intrapreso un cammino d'innovazione sia in campo tecnico sia distributivo.
In ambito tecnico, partendo dal generico presupposto che l'assicurazione, da sempre, si basa sulla capacità tecnica di individuare gruppi omogenei di rischio, possiamo affermare che la differenza sarà fatta da una visione modernamente cliente-centrica che permetterà di individuare gruppi omogenei d'individui e, sulla base di questi, applicare un pricing vincente. Quindi, l'esigenza del cliente che richiede di essere valutato, dal punto di vista assicurativo, in modo particolare diventa per Cattolica l'opportunità che consente, fino a un certo livello di profondità e nel rispetto delle logiche mutualistiche di base dell'assicurazione, di assicurare meglio e con più efficacia. In ambito distributivo, Cattolica ha oggi l'opportunità di capitalizzare il proprio modello «pluri-canale» attraverso una progressiva specializzazione verso la multicanalità richiesta dai clienti. Infatti, la dimensione di Cattolica consente di agire con crescita selettiva, mentre l'attuale articolazione del modello distributivo permette al Gruppo di interfacciarsi e dialogare con il cliente in modo più efficace e specialistico. Un modello che vede lavorare in sinergia il canale tradizionale agenti, il Fata, Cattolica Previdenza, Tua e la Bancassicurazione.
L'insieme di questi canali permette di proporre un servizio specifico e specializzato dove le competenze di settore fanno la differenza sulla qualità offerta al cliente.
Professionalità in ambito assicurativo tradizionale, consulenza certificata in ambito welfare e previdenza, alta specializzazione nel settore agricolo e nel settore finanziario: queste sono le risposte che oggi chiedono il mercato e i clienti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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