Aule al freddo a Napoli: protestano gli studenti

I ragazzi del collettivo studentesco del liceo classico Garibaldi hanno manifestato davanti alla sede della Città metropolitana di Napoli

Aule al freddo a Napoli: protestano gli studenti

Sono rientrati a scuola in aule gelide. I ragazzi del liceo classico Garibaldi di Napoli sono stati costretti a seguire le lezioni coperti da plaid e giubbotti, perchè i riscaldamenti non funzionano, e hanno deciso di scendere in strada per protestare. “Siamo stanchi di andare a studiare tutti i giorni vestiti a strati, con plaid addosso, giubbotti troppo pesanti anche in classe, sciarpe e guanti, soggetti a mal di testa frequenti e qualche volta anche a malattie”, è lo sfogo degli studenti del collettivo Garibaldi, che stamattina hanno saltato la scuola per andare a manifestare davanti a Palazzo Matteotti, sede della città metropolitana di Napoli. In una trentina si sono recati in corteo davanti alla struttura che ospita gli uffici della ex provincia e sono rimasti in presidio intorno a uno striscione riportante la scritta: “Se fa freddo non è colpa nost. Studenti alla riscossa!”. Una delegazione è stata ricevuta degli addetti della Città metropolitana.

“Siamo stanchi – hanno affermato i giovani manifestanti - di avere un istituto gelido, un quarto piano addirittura per metà non agibile, dove non funzionano i riscaldamenti. In un luogo in cui dovremmo andare quotidianamente in modo sereno ad imparare , a dare forma ai nostri desideri e al nostro futuro, a sognare, ci riesce difficile concentrarci, trascorrere quelle ore col sorriso. Crediamo che anche in questi problemi estremamente pratici sia attaccato sempre di più il nostro diritto allo studio” . I ragazzi hanno poi criticato le politiche del Governo per le condizioni in cui versano le strutture scolastiche: “Le politiche scellerate di questo Governo in fatto di scuola non stanno migliorando né cambiando nulla.

Sono stati tagliati 29 milioni di euro all'istruzione il primo novembre, è di dicembre l'annuncio di un ulteriore taglio di 4 miliardi da spalmare in più anni, mentre le scuole al Sud troppo spesso versano in condizioni pietose, con alunni ed alunne al freddo”.

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