Amadou Diaw, fratello maggiore di Cheik Diaw, il senegalese di 27 anni fermato per l’omicidio di Ashley Olsen, parla del fratello, proprio mentre viene accusato di omicidio: "Mi ha detto che non c’entrava niente col delitto. Io gli credo. Di sicuro non sarà una pedina sacrificabile. Se invece è stato lui è giusto che paghi". I vicini, come ricorda ilGiorno, descrivono i fratelli come "persone tranquille", a parte qualche serata più movimentata con la presenza di ragazze. Nulla che avesse però mai richiesto l’intervento delle forze dell’ordine, nonostante i frequenti rientri all’alba.
Di giorno, hanno raccontato ieri alcuni residenti del palazzo, il look è quasi sempre sportivo, mentre la sera cambia decisamente, più elegante. Il fratello maggiore di solito gira con macchine di grossa cilindrata. "Cheik si voleva sposare con la sua ragazza (un’italiana conosciuta al suo arrivo qui, ndr), avevano già preso anche il nullaosta e stavano decidendo se farlo a Firenze o a Napoli, dove lei risiede – continua Amadou Diaw – Tra l’altro stava studiando per diventare elettrotecnico, a Dakar dove vive la nostra famiglia. Forse sarebbe tornato là. Non è vero nemmeno che è un clandestino: quando è arrivato aveva il visto, gli è scaduto dopo. Ora voglio vederlo per capire qual è la verità". I vicini però hanno sentito tutto. "Ci sono stati dei rumori nel palazzo e poi abbiamo sentito le sirene. Solo in mattinata molti di noi hanno capito perché", ha raccontato un altro residente. "E c’è perfino stato un breve black out". Ieri mattina, subito dopo la conferenza stampa in questura dove sono stati resi noti alcuni particolari relativi al fermo, la casa è stata assediata dalle telecamere.
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