Cronache

"Mani sporche di sangue": lo strano messaggio prima del discorso di Putin

A poche ore dal discorso di Putin, l'attacco hacker alla tv russa. Il messaggio dei pirati informatici contro la guerra: "Sulle vostre mani vi è il sangue di migliaia di ucraini"

"Mani sporche di sangue": lo strano messaggio prima del discorso di Putin

Scacco matto (virtuale) al Cremlino. L'offensiva degli hacker è scattata a poche ore dall'atteso discorso di Vladimir Putin, proprio nel Giorno della vittoria celebrato in Russia. Nella mattinata dedicata alla grande parata militare sulla Piazza Rossa, alcuni anonimi sabotatori hanno sferrato un attacco ai principali canali d'informazione russi; così, sulle emittenti che di lì a poco avrebbero trasmesso il grande evento di Mosca, sono apparsi messaggi espliciti contro la guerra in Ucraina.

A finire nel mirino di alcuni hacker - rigorosamente anomini - sono stati canali tv di primissimo piano come Russia 1, Ntv Plus e Pervyi Kanal. I pirati informatici anti-Putin sono riusciti a violare i sistemi di sicurezza facendo comparire le frasi dirette al popolo russo al posto dei nomi dei programmi, accanto all'orario di messa in onda. "Sulle vostre mani vi è il sangue di migliaia di ucraini e delle centinaia di loro figli uccisi. Le televisioni e le autorità stanno mentendo. No alla guerra", si leggeva nel messaggio comparso sugli schermi degli spettatori russi, come documentato da alcune segnalazioni postate in rete. L'attacco, a quanto si apprende, è avvenuto proprio poco prima che cominciasse la diretta della grande parata per il "V-day" russo.

L'incursione hacker al momento non è stata rivendicata, ma l'ipotesi è che possa essere stata sferrata da alcuni gruppi di pirati informatici da tempo impegnati in una guerra virtuale per sabotare la propaganda russa. All'operazione, dunque, potrebbero aver preso parte anche gli hacker di Anonymous, che già in precedenza avevano violato alcuni canali tv russi trasmettendo filmati della guerra in Ucraina. A inizio aprile, il collettivo The black rabbit world, legato proprio al gruppo di Anonymous, aveva rivelato di essere riuscito a introdursi addirittura nel circuito tv interno del Cremlino, riuscendo a spiare cosa accadeva in alcune sale riunioni.

L'odierno blitz nella tv russa, dunque, è solo l'ultimo episodio della cyber war combattuta tra Mosca e Kiev. Gli ucraini, per voce del vicepremier Fedorov, avevano vantato di essere riusciti a procurare danni ai sistemi informatici russi e dalla controparte non erano mancate risposte di eguale entità. Al riguardo, il governo Usa ha persino deciso di offrire una ricompensa fino a 15 milioni di dollari a chiunque fornisca informazioni sul gruppo hacker russo denominato "Conti", una formazione già artefice di una serie di attacchi contro Kiev e contro i Paesi sostenitori dell'Ucraina.

Proprio nelle ore in cui gli hacker anti-Putin agivano sulle emittenti russe, dall'Ucraina arrivava l'allarme del Servizio statale per le comunicazioni speciali e la protezione delle informazioni riguardo al rischio di un'intensificazione delle azioni informatiche di disturbo.

Già nei giorni scorsi si era verificato un invio di massa di e-mail aventi come oggetto la dicitura "attacco chimico"; all'interno un link che, se aperto, installava un virus nei computer dei destinatari.

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