Gli amici raccontano di un ragazzo "originale" e misterioso. Alessandro Turati indossava, anche in estate, un lungo cappotto nero e il suo lunghi baffi gli davano un'immagine enigmatica. Leggeva molto il "Baffo", soprannome con il quale era conosciuto, ma la sua vita da studente universitario si era fermata al terzo anno della facoltà di Giurisprudenza all'università Bicocca di Milano. Ed era spesso al centro delle discussioni con la madre.
Senza un lavoro, Turati trascorreva le sue serate in un locale di Giussano e in altri bar della zona. Luoghi in cui incontrava escort e drag queen con cui si intratteneva. Il Baffo "beveva parecchio - raccontano gli amici - ma non era mai sopra le righe". Non si drogava e nessuno aveva mai notato comportamenti violenti da parte del 28enne.
Ma qualcosa nella testa del ragazzo è scattato nella notte tra martedì e mercoledì.
I carabinieri di Seregno hanno sequestrato due coltelli da cucina: le armi usate per uccidere nel sonno la madre e la nonna e poi farla finita. Il giovane ha lasciato una lettera in cui parlava di ristrettezze economiche e soldi finiti. Un documento che ora i carabinieri stanno cercando di decifrare e che potrebbe spiegare il drammatico gesto.
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