Cronache

Bari, arrestato afghano accusato di terrorismo internazionale

Si tratta di Hakim Nasiri. Il giovane uomo, dopo la condanna di secondo grado, aveva tentato una fuga prima in Francia poi in Germania

Bari, arrestato afghano accusato di terrorismo internazionale

Era stato condannato, lo scorso 3 luglio, dalla Corte d'assise d'appello di Bari per associazione finalizzata al terrorismo internazionale di matrice islamica, ma era riuscito a farla franca. O almeno così credeva dopo un tentativo di fuga prima in Fancia, poi in Germania. Si tratta di Hakim Nasiri, il 26enne afghano che già il 10 maggio 2017 era stato accusato di terrorismo internazionale. Salito alla ribalta della cronaca per il selfie con il sindaco del capoluogo pugliese Antonio De Caro e per una foto con un kalashnikov in mano diventata virale, aveva diffuso non pochi timori in Puglia. Già due anni fa, infatti, nel suo smartphone erano stati trovati scatti e video di centri commerciali baresi, dell'aeroporto, di auto delle forze dell'ordine e alberghi in Italia e in Gran Bretagna. Tutto faceva pensare che stesse architettando nuovi attentati. Nasiri è stato arrestato e ora dovrà scontare cinque anni di pena detentiva nel carcere di Bari.

Non è la prima volta che il giovane afghano finisce in cella. Nasiri, infatti, era tornato libero il 25 giugno 2018 dopo l'assoluzione in primo grado ed era sempre rimasto a Bari fino al 12 luglio scorso quando, a pochi giorni dalla sentenza di condanna di secondo grado, ha preso un volo da Bari a Parigi. Nella capitale francese, però, era stato respinto "in quanto considerato persona pericolosa e già oggetto di segnalazione risalente al novembre 2016, inserita negli elenchi di Schengen", come si legge sul quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno". Il 26enne era, così, tornato in Italia, a Bologna, per poi fare ritorno in Puglia, a Bari, a bordo di autobus. Poco dopo è ripartito alla volta della Germania, per un nuovo tentativo di fuga, dove è stato trovato e catturato pochi giorni fa con un mandato di arresto europeo. È proprio in Germania che Nasiri aveva fatto richiesta di asilo politico. Pare che l'afghano abbia fatto parte di un'organizzazione criminale internazionale di matrice religiosa e collegata allo Stato Islamico, all'emirato islamico dell'Afghanistan e ad Al Qaeda.

È considerato, pertanto, un soggetto pericoloso per l'ordine pubblico.

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