Nuova violenta aggressione ai danni degli agenti della polizia penitenziaria ad opera di un detenuto extracomunitario, questa volta i fatti si sono verificati fra le mura della casa circondariale di Bari in corso Alcide De Gasperi.
L'episodio a cui si fa riferimento si è verificato nel corso della tarda serata dello scorso sabato 16 novembre, come denunciato in una nota dal segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria (Sippe) Carmine Olanda. "I casi di aggressione verso gli operatori penitenziari sono sempre più frequenti. Occorre che le istituzioni, anziché preoccuparsi del numero identificativo sul casco e sulla divisa dei poliziotti, introducano il reato di tortura per chi maltratta o aggredisce un poliziotto", attacca nel comunicato il segretario, come riportato da "Il quotidiano Italiano".
Il responsabile della violenta aggressione, in seguito alla quale entrambe le guardie ferite sono dovute ricorrere alle cure del pronto soccorso dell'ospedale Policlinico di Bari, è "un detenuto di colore". Il soggetto, in preda ad un raptus di follia improvviso e senza essere spinto da alcuna motivazione apparente, si è scagliato con veemenza contro gli uomini in divisa, riuscendo a coglierli di sorpresa ed a ferirli.
Il primo è stato centrato da una violenta testata al volto, che lo ha colpito all'altezza del sopracciglio destro. Completamente stordito, il poliziotto è stato trasportato in ambulanza all'ospedale a causa di un serio trauma cranico, per il quale si è reso necessario un periodo di stretta osservazione da parte del personale sanitario operativo nella sala rossa della struttura del Policlinico.
Stesso destino per il collega rimasto anch'egli vittima dell'aggressione da parte dello straniero. Nel tentativo di bloccare a terra il detenuto, infatti, l'agente ha subito un morso alla pancia,"con cui gli è stata staccata la pelle", come riferisce ancora nel comunicato Carmine Olanda.
Per i due poliziotti il personale medico ha determinato una prognosi di 30 giorni, mentre l'extracomunitario non ha riportato alcuna ferita nella colluttazione.
"Oltre al danno si aggiunge la beffa: il detenuto dopo avere aggredito con ferocia gli agenti si è barricato nella propria cella minacciando chiunque gli si facesse incontro", aggiunge ancora il segretario. "Il fatto in sé, oltre ai dati allarmanti delle aggressioni in continua crescita, devono fare riflettere il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che non può continuare a limitarsi solo a fare il suo tradizionale sorrisino", accusa Olanda.
"Alle parole devono seguire i fatti, al fine di garantire agli agenti di Polizia Penitenziaria più tutela e di conseguenza più autorità, cosa che oggi questo governo non sta minimamente preoccupandosi di fare. Con l’occasione esprimiamo massima solidarietà ai colleghi aggrediti, augurando loro una pronta guarigione", ha poi concluso il segretario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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