Altri due casi di morbillo sono stati registrati a Bari negli ultimi giorni. Lo conferma all'Adnkronos Giancarlo Ruscitti, direttore del dipartimento Salute della Regione Puglia.
Sono una bambina di un anno, ricoverata all'ospedale pediatrico "Giovanni XXIII", che non poteva essere vaccinata poiché ha una patologia preesistente che non consente la vaccinazione e una giovane donna di signora di 21 anni, ricoverata al Policlinico, che fa la cassiera in un supermercato "oggettivamente esposta a contatti con altre persone", aggiunge Ruscitti. "L'osservatorio - spiega il direttore Asl - sta facendo come al solito le verifiche epidemiologiche per capire se c'è qualche altro familiare o conoscente che ha contratto la patologia. La denuncia - sottolinea - viene fatta anche dai medici di base, di solito non si va in ospedale per il morbillo.
Si sta cercando di capire se sono casi isolati o se c'è una correlazione". Non sono i primi due casi. L'allarme morbillo è stato, infatti, lanciato dopo altri otto casi verificatisi tra fine ottobre e inizio novembre. "Per la bambina piccola non c'è correlazione con gli altri casi- assicura il direttore - per la signora è da capire ma di solito l'incubazione del morbillo è di 10-12 giorni. Gli otto casi di cui stiamo parlando sono iniziati verso la seconda metà di ottobre quindi sarebbe abbastanza strano che ci fosse stata una catena di contagio". Ruscitti sottolinea che "soprattutto nella fascia di età della signora abbiamo tante persone che non si sono vaccinate all'epoca perché non era obbligatorio. E quindi abbiamo le raccomandazioni dell'Oms (l'organizzazione mondiale della sanità) proprio in questo senso.
Per ora siamo al 95 per cento delle vaccinazioni obbligatorie. I bambini dai 0 ai 6 anni sono protetti, ma è chiaro che dai 7 anni in su sino ai 25-30 anni diventa tutto più complicato" ha, infine, concluso il direttore del dipartiento Salute della Regione Puglia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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