Cronache

L'allarme di Bassetti: "Arriverà la terza ondata"

L'infettivologo Matteo Bassetti parla della terza ondata del virus. "Non è il momento di abbassare la guardia, nonostante il vaccino", avverte

L'allarme di Bassetti: "Arriverà la terza ondata"

"La terza ondata sarà inevitabile". A dirlo è l'infettivologo dell'ospedale San Martino di Genova, Matteo Bassetti, nel corso di un intervento all'Adnkronos Salute. L'esperto frena gli entusiasmi facili ingenerati dall'avvio della campagnia vaccinale ricordando che siamo alle porte del terzo picco epidemiologico, atteso per gennaio. "Non è il momento di abbassare la guardia", avverte.

Più che una previsione nefasta, una (quasi) certezza: la curva epidemiologica tornerà ad impennarsi. Dopo un periodo di relativa quiete, segnato da un calo sensibile dei contagi, sembra che il virus tornerà a colpire ancora una volta. Probabilmente accadrà già agli inizi del 2021 o, in ogni caso, nei mesi a ridosso della stagione primaverile. Per questo motivo, l'infettivologo del San Martino raccomanda di non abbassare la guardia ma "anzi - ribadisce - è proprio il momento in cui va alzata e va fatta molta attenzione. E' fondamentale sempre indossare la mascherina, lavarsi le mani e mantenere una distanza di sicurezza. Io credo che, come già detto, la terza ondata sarà inevitabile. Forse è la ripresa della seconda da cui ancora non siamo fuori".

Dunque valgono ancora "le 3 regole d'oro" (lavaggio delle mani, mascherina e distanziamento sociale) che, ad oggi, rappresentano le uniche misure utili a contrastare la trasmissione virale. "In molte regioni ci sono ancora tanti malati Covid in ospedale - ricorda Bassetti -Grazie al vaccino si vede la luce dopo 9 mesi, ma ad oggi tutti dobbiamo impegnarci ad applicare le misure che conosciamo".

La variante inglese del virus, individuata circa una settimana fa, ha gettato nel panico decine di persone ingenerando molteplici tensioni. "C'è stato tanto rumore esagerato che ha gettato nel panico molte persone e decisioni politiche alquanto opinabili - aggiunge Bassetti -. Come abbiamo visto ogni Paese ha isolato delle varianti che sono poi compatibili con quello che accade ai virus che mutano. Quella isolata a Brescia e tipizzata dal punto di vista genico a Roma dal collega Massimo Cicozzi è molto simile a quella descritta dagli inglesi. Questa variante potrebbe in parte giustificare e far capire perché noi abbiamo avuto a ottobre e novembre, soprattutto in Lombardia, così tanti casi con una diffusione molto facile e veloce del virus in aree particolari. I virus mutano continuamente. E' il loro modo di vivere: cambiare per sopravvivere".

La domanda più gettonata resta sempre la stessa: il vaccino sarà efficace contro tutte le varianti del Covid? "I vaccini già approvati o ancora in studio funzionano ugualmente anche su queste varianti", conclude l'esperto.

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