Benevento, disabile accoltellata in piazza: arrestato sordomuto 44enne

L’aggressore avrebbe tentato di uccidere la donna in seguito ad un violento litigio

Benevento, disabile accoltellata in piazza: arrestato sordomuto 44enne

È stato tratto in arresto dalla polizia con l’accusa di aver ferito una donna disabile di 50 anni, accoltellata alla pancia con una serie di fendenti. L’episodio è accaduto in piazza San Modesto, a Benevento, e le manette sono state strette ai polsi di un uomo di 44 anni, sordomuto e con problemi psichici. I poliziotti hanno ricostruito l’accaduto: l’aggressore avrebbe tentato di uccidere la donna in seguito ad un violento litigio. Ad assistere alla zuffa, finita male per la 50enne, alcuni passanti, che l’hanno soccorsa trasportandola al vicino ospedale Rummo.

La disabile vittima dell’accoltellamento è arrivata nel nosocomio beneventano in gravi condizioni; sottoposta a un delicato intervento chirurgico è ancora in prognosi riservata, anche se non sarebbe in pericolo di vita. Il 44enne è stato fermato dalle forze dell’ordine poche ore dopo l’aggressione e trasferito nel carcere di Benevento. Qualche mese fa, a Napoli, un altro accoltellamento per futili motivi. Un ragazzo di 20 anni è stato aggredito e ferito all’addome da un altro cliente del locale con un oggetto appuntito.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la violenza sarebbe scaturita dopo una banale discussione nata sulla pista da ballo. Qualche parola di troppo, l’eccitazione del momento e, forse un po’ di alcol, sono stati i possibili ingredienti che hanno fatto degenerate la situazione in pochi istanti. La vittima, risultata essere incensurata, è stata subito soccorsa e trasportata al vicino ospedale San Paolo. Sei giorni fa, invece, sono state eseguite tre misure della custodia cautelare in istituto penale per minorenni nei confronti di due 15enni e di un 16enne. Sono accusati di tentato omicidio in concorso.

Avrebbero picchiato e accoltellato un 14enne in un centro commerciale di Nola, nel Napoletano. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, in un lavoro investigativo effettuato sotto il coordinamento dalla procura della Repubblica per i minorenni di Napoli, il 14enne si trovava con un’amica presso la pista di pattinaggio del centro commerciale “Vulcano Buono”, quando un gruppo di coetanei aveva cominciato a infastidirli.

Quei ragazzini molesti avevano iniziato a provocarli e a mostrarsi un po’ troppo aggressivi, erano almeno una decina. Per evitare problemi decisero di andare via. Si stavano allontanando dal centro commerciale quando la baby gang li raggiunse all’esterno.

Nel parcheggio la banda di giovani bloccò il 14enne e iniziò a picchiarlo con calci e pugni, poi lo colpì sul capo con un manganello.

Per finire, dal gruppo partì il colpo finale, quello che avrebbe potuto togliergli la vita: qualcuno tra quei ragazzini, che avevano un’età apparente compresa tra i 12 e i 16 anni, gli sferrò un coltello nell’addome.

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