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Berlino, italiani sopravvissuti: "Siamo miracolati"

I due siciliani coinvolti nell'attacco a Berlino: "Siamo vivi per miracolo, non so come ce l’abbiamo fatta. Abbiamo pensato di morire"

Berlino, italiani sopravvissuti: "Siamo miracolati"

"Siamo vivi per miracolo, non so come ce l’abbiamo fatta. Abbiamo pensato di morire". Elisabetta Ragno, originaria di Milazzo, e il marito palermitano Giuseppe La Grassa, sono scampati all’attentato terroristico di Berlino dove volevano festeggiare il primo anniversario di nozze e il trentacinquesimo compleanno di lei. Ieri sera sono tornati con un volo da Roma a Palermo, dove vivono. Lui con una ferita alla fronte, lei con alcune escoriazioni. Tira un sospiro di sollievo il padre di Elisabetta, Giuseppe Ragno che con la moglie vive a Pace del Mela, sempre nel Messinese: «Sono scossi, come lo siamo noi. Ma stanno bene. È quello che conta e ora dovranno cercare di superare lo choc». La coppia di trovata tra le bancarelle del mercatino di Natale quando sulla gente è piombato il Tir. "Giuseppe era andato a comprare dei panini, era appena sceso dal marciapiede quando ho avvertito l’impatto. Gli sono andato incontro e il suo viso era pieno di sangue", racconta Elisabetta, "l’ho aiutato a rimettersi in piedi, mentre il grosso camion procedeva avanti e indietro, e ci siamo allontanati in fretta". Dopo le prime cure prestate dal medico dell’albergo, sono andati in ospedale dove lui è stato ricoverato per ferite al volto che hanno avuto bisogno di una ventina di punti di sutura e richiederanno un intervento nei prossimi giorni. "Porterò per sempre dentro di me, quelle scene di orrore e l’immagine di quei corpi martoriati, quelle urla", aggiunge Elisabetta.

"Quel mercatino era poco controllato", dice Giuseppe, "lo avevo detto a mia moglie poco prima che scoppiasse l’inferno. Siamo proprio dei miracolati. Non potremo mai dimenticare quello che è successo, ma ora dobbiamo tornare alla nostra vita".

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