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Berlusconi non ci sta: "Forza Italia sovranista? Ribaltamento della realtà"

Berlusconi: "Questa immagine di Forza Italia che dà qualcuno stravolge la realtà"

Berlusconi non ci sta: "Forza Italia sovranista? Ribaltamento della realtà"

Sono sempre più stupito dal tono di alcuni commenti che leggo in questi giorni sugli organi di informazione. L'immagine di Forza Italia appiattita o subordinata ad una generica «destra sovranista» è un radicale stravolgimento della realtà, irrispettoso della mia e della nostra storia, delle mie e delle nostre idee, di 25 anni di battaglie politiche coerenti. Far intendere che ci sia bisogno di un nuovo e diverso contenitore per i liberali e i moderati significa essere in malafede o ignorare la realtà.

Senza timore di smentite, posso affermare di essere l'unico tra i leader politici italiani ad avere difeso e a difendere ogni giorno i principi liberali in economia, in politica internazionale, in materia di giustizia e di stato di diritto. L'unico ad aver lottato e a lottare coerentemente contro l'oppressione fiscale, l'oppressione burocratica, l'oppressione giudiziaria.

L'unico voglio sottolinearlo, di fronte alle paradossali ed insultanti insinuazioni persino su questo argomento ad avere difeso sempre e comunque lo Stato di Israele e le ragioni dell'ebraismo, cosa della quale mi è stato dato pubblico riconoscimento sia dal Governo Israeliano che dalle più importanti associazioni ebraiche nel mondo.

Sono certo che chiunque abbia vissuto la nostra storia in questi venticinque anni, chiunque conosca la realtà di Forza Italia oggi, non possa riconoscersi in questa rappresentazione falsa dell'alleanza di centrodestra, nella quale invece noi abbiamo un ruolo ben chiaro, di leale collaborazione, ma anche di chiara distinzione culturale e politica.

Se l'obbiettivo è costruire una vasta area liberale, cattolica, riformatrice, alternativa alla sinistra e determinante per la vittoria del centrodestra, non lo si ottiene certo con la frammentazione, che ha sempre determinato avventure politiche di cortissimo respiro. Sono certo che tutti gli eletti, i dirigenti, i militanti di Forza Italia ne siano ben consapevoli e determinati ad andare avanti.

Al contrario, dobbiamo aggregare intorno a noi più vasti settori dell'opinione pubblica, vicini alle nostre idee, ma oggi delusi, demotivati o addirittura disgustati dalla attuale politica italiana. È quello che vogliamo fare con il progetto dell'Altra Italia, che vuole dare una rappresentanza politica alle tante persone serie, perbene, oneste, laboriose, che oggi non partecipano alla vita politica e neppure alle elezioni.

Per questo sento il dovere di chiedere a tutti più rispetto della realtà, della verità storica, delle nostre battaglie di libertà, del nostro impegno costante e convinto per il futuro liberale dell'Italia.

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