Cronache

Beve una birra con un amico e poi lo accoltella. Così lo straniero finisce in manette

Un ventiquattrenne straniero pluripregiudicato residente ad Orvieto ha accoltellato l'amico con cui stava bevendo una birra, per poi scappare: arrestato, dovrà rispondere di lesioni gravi, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale

Una volante della polizia
Una volante della polizia

Stava bevendo alcune birre in compagnia di un amico, un trentenne italiano originario del posto, e di una terza persona. Una serata conviviale come tante altre, all'apparenza. Quando all'improvviso, per motivi ancora al vaglio degli inquirenti, ha preso un coltello e ha colpito ripetutamente il sodale, per poi scappare rapidamente. Le manette sono così scattate per un ventiquattrenne straniero pluripregiudicato (sul suo conto risulterebbero infatti già tre arresti, in passato) residente in Umbria, ad Orvieto.

Ed è proprio in un appartamento della città umbra che si sono svolti i fatti, pochi giorni fa. I due stavano infatti bevendo insieme ad un terzo amico, parlando del più e del meno. E ad un certo punto, lo straniero avrebbe afferrato un coltello da cucina e sferrato due colpi ad uno dei due ragazzi, causandogli ferite al polso e al naso, per poi fuggire. Un'aggressione che ha lasciato sgomenti gli altri due, che hanno immediatamente chiamato la polizia chiedendo l'intervento di una volante. Mentre gli agenti erano ancora in strada a raccogliere una descrizione dell'aggressore da parte del giovane ferito, quest'ultimo è tornato indietro in uno stato di evidente alterazione e tenendo in mano una bottiglia di birra.

Alla vista della pattuglia si è quindi dato nuovamente alla fuga, dopo aver farfugliato alcune frasi incomprensibili. Ha pertanto preso il via un breve inseguimento, sia a piedi che con le auto di servizio, verso la vicina stazione ferroviaria. Dopo aver scavalcato un cancello ed essersi infilato suo malgrado in una strada senza uscita, è stato però bloccato. E vistosi senza alcuna via di scampo, il ragazzo ha iniziato ad inveire contro gli agenti, con frasi ingiuriose e minacciose, colpendo alla mano uno di loro. Si è reso necessario il sostegno del nucleo operativo dei carabinieri per ricondurlo alla calma, per quanto l'uomo abbia continuato a mostrarsi aggressivo con sputi ed insulti proseguiti anche durante il tragitto che lo ha condotto sino al commissariato.

Nella successiva perquisizione effettuata dagli investigatori nella sua abitazione, questi ultimi hanno rinvenuto il coltello da cucina precedentemente utilizzato, ancora sporco di sangue. Su disposizione del pubblico ministero dunque, è stato arrestato e condotto al carcere di Sabbione. Il giudice ha in seguito convalidato l’arresto per lesioni gravi, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

E ha disposto, in attesa del rito per direttissima fissato per il prossimo 19 luglio, gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

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