Il bambino della "coppia acida" resterà in cella con sua madre

Un periodo di custodia attenuata, poi il ritorno alla sua cella. Nei prossimi giorni la decisione sui possibili domiciliari

Martina Levato, arrestata per l'aggressione con l'acido al 22enne Pietro Barbini
Martina Levato, arrestata per l'aggressione con l'acido al 22enne Pietro Barbini

È arrivato oggi la decisione del tribunale sul caso di Martina Levato, la donna in carcereper l'attacco con l'acido all'ex compagno di classe Pietro Barbini, incinta di nove mesi del compagno Alexander Boettcher, anche lui in cella.

Entro il 17 agosto la donna dovrebbe dare alla luce il bambino e, in base a quanto deciso dal gip Claudio Castelli, potrà tenerlo con sé ed essere trasferito in regime di custodia attenuata all'Icam, l'istituto per le detenute madri. Condannata a quattordici anni di carcere, la Levato verrà ricoverata per il parto alla Mangiagalli e poi potrà occuparsi di suo figlio.

La soluzione è temporanea, perché la questione del figlio della Levato e di Boettcher, ilGiornale lo aveva spiegato giorno fa, è molto spinosa. Il piccolo potrebbe rimanere con la madre, ma esiste anche la possibilità di un affidamento ai nonni o a una famiglia estranea, un primo passo verso una futura adozione. Ma la condanna della madre non è definitiva e non si potrà dichiarare immediatamente adottabile il bambino, perché non è di fatto in stato d'abbandono.

La Levato potrà restare all'Icam fino a che avrà con sé il

figlio. Poi dovrà tornare al normale regime carcerario. Nei prissimi giorni il Tribunale del Riesame dovrà anche decidere se darle i domiciliari se non altro per il periodo dopo il parto e per i sei mesi dello svezzamento.

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