Cronache

Bologna, Cevenini si uccide L'ex candidato sindaco Pd si è lanciato nel vuoto

Il consigliere regionale dell’Emilia-Romagna si è lanciato da una terrazza della sede dell'Assemblea regionale (La mappa). Trovata una lettera nel suo ufficio

Bologna, Cevenini si uccide L'ex candidato sindaco Pd  si è lanciato nel vuoto

Tragedia a Bologna. Il consigliere regionale dell’Emilia-Romagna e comunale di Bologna, Maurizio Cevenini è morto suicida. E' stato trovato questa mattina intorno alle 8 su una terrazza di un edificio della Regione in viale Aldo Moro. A scoprire il corpo è stata una guardia giurata.

Dalle prime indiscrezioni, pare che Cevenini si sia lanciato nel vuoto da una delle torri più alte della sede della Regione. Il suicidio è avvenuto nella notte anche perché Cevenini non ha fatto rientro a casa ieri sera dopo la riunione dell’assemblea legislativa che è terminata prima delle 21.

La notizia è stata confermata in lacrime dal presidente dell’assemblea, Matteo Richetti. Il corpo è stato trasportato all’interno del palazzo, dove per il momento l’accesso è consentito solamente alle forze dell’ordine.

Sulla scrivania del consigliere regionale è stata ritrovata una lettera che potrebbe essere stata scritta da lui stesso per motivare il gesto estremo. La Polizia Scientifica, che sta conducendo sul posto le indagini, sta effettuando una perizia calligrafica. "Pensate a mia moglie e a mia figlia": è questo il testo di uno dei biglietti ritrovati nell’ufficio di Cevenini.

Cevenini, detto il Cev, era molto conosciuto nel capoluogo emiliano. Ex candidato sindaco del Pd e recordman in Italia per le celebrazioni dei matrimoni civili (ha sposato circa 4.500 coppie in soli 15 anni), Cevenini aveva 58 anni e ha lasciato una moglie e una figlia.

L’attività politica e le iniziative pubbliche della Regione Emilia-Romagna sono sospese per l’intera settimana per il lutto dopo il suicidio del consigliere del Pd. 

Assunto nel 1976 al Villalba Hospital di Bologna in qualità di impiegato-centralinista, Cevenini ne diventa prima responsabile del personale e dal 1982 al 2006 Amministratore delegato. Nel 1991 diventa Presidente dell'Associazione Italiana Ospedalità privata di Bologna, Vicepresidente regionale e Segretario del Consiglio nazionale. Carica ricoperta fino al 2007.

Ha ricoperto la carica di vice Capogruppo del Consiglio comunale di Bologna dal 1995 al 1999 e dal 1999 al 2004 è stato vicepresidente del Consiglio del Comune di Bologna.

Dal 2004 al 2009 è stato Presidente del Consiglio della Provincia di Bologna, dal 2009 al febbraio 2010 eletto con 4.054 preferenze Presidente del Consiglio del Comune di Bologna, nell'aprile 2010 diventa Consigliere regionale eletto con 19.106 preferenze.

Da anni è stato un volto del Partito Democratico e si era candidato alle primarie per le elezioni del 2011, ma poco dopo si era ritirato a seguito di un malore che lo aveva visto ricoverato a Villalba. Era presidente dell'associazione dei tifosi del Bologna calcio, ed era considerato il "sindaco del Dall'Ara".
Commenti