Cronache

"Mi ha preso a pugni, ho paura": caccia al rapinatore che ha aggredito studentessa

Il malvivente, forse straniero, ha tentato di rapinare la giovane nel centro storico di Bologna Non riuscendoci, l’uomo ha percosso la vittima con calci e pugni.

"Mi ha preso a pugni, ho paura": caccia al rapinatore che ha aggredito studentessa

Una studentessa fuorisede di 22 anni, Eleonora P., ieri mattina ha vissuto una drammatica esperienza che probabilmente ricorderà per tutta la vita. La giovane, che per motivi di studio vive da 4 anni a Bologna, è stata aggredita da uno sconosciuto che voleva sottrarle la borsa.

La violenza è avvenuta in via Begatto, nel centro storico della città emiliana. Secondo quanto ricostruito, la 22enne è stata avvicinata da un uomo con il volto coperto che ha provato a strapparle lo zaino. Al rifiuto della studentessa è iniziata l'aggressione. La donna ha provato a resistere e, nel tentativo di richiamare l’attenzione dei passanti, ha iniziando ad urlare. Il malvivente, innervosito dalla inaspettata reazione della ''preda'', ha colpito la giovane con pugni e calci facendola cadere a terra.

Nonostante tutto, la ragazza non ha mollato la presa. Il rapinatore ha desistito dai suoi propositivi ed è scappato via solo quando si è accorto che stavano accorrendo diverse persone in aiuto della vittima. Sul posto sono arrivati i sanitari del 118, poi la polizia locale e i carabinieri. La 22enne è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola di Bologna per le cure del caso: qui le sono stati applicati diversi punti di sutura alla fronte. Danni fisici relativamente lievi s si tiene conto che la vicenda sarebbe potuta finire nel peggiore dei modi.

È stata lei stessa raccontare quanto le è accaduto nel cuore di Bologna a Il Resto del Carlino. “Ora sono terrorizzata – ha ammesso la 22enne mentre è ancora ricoverata per accertamenti- non riuscirò più a rientrare a casa serena dopo il lavoro”. In base alla sua testimonianza, l’aggressione si è consumata intorno alle 11.30 quando stava ritornando nell’appartamento che condivide con alcuni inquilini. ''Stavo guardando il cellulare, e sono un po’ miope, quindi mi sono accorta solo all’ultimo momento di quell’uomo che mi stava venendo incontro''.

Eleonora ricorda che l’uomo ha indicato lo zainetto che portava su una spalla e con un forte accento straniero ha detto: ''Quello zaino è mio''. La giovane, intuendo quanto stava per capitare, ha iniziato a gridare con tutto il fiato che aveva. ''Allora lui mi ha dato un pugno in faccia, poi mi ha girata di prepotenza per cercare di strapparmi lo zaino dalle spalle. Ma io sono riuscita ad afferrarlo e a stringermelo al petto per non farglielo prendere''. Purtroppo, però, la violenza non era ancora terminata. ''Mi ha spinta contro il muro e poi buttata a terra, prendendomi a calci e pugni in faccia'', ha raccontato ancora la giovane.

Qualcuno si è affacciato dalle finestre e altre sono scese in strada. Lo sconosciuto, così, è andato via senza il bottino. A quanto si apprende, il balordo si è allontanato camminando tant’è che una signora, richiamata dalle grida, lo ha persino fermato per chiedergli cosa fosse tutto quel trambusto.

Ma la donna, seppur ferita e spaventata, ha raccolto le forze ed è rimasta lucida per cercare ''di guardare in che direzione lui stesse scappando e di imprimermi nella mente il suo aspetto, per permettere alle forze dell’ordine di rintracciarlo. Certe cose non devono più succedere''.

L’identikit dell’aggressore è chiaro: straniero, forse originario dell’Est Europa dai tratti del volto e dall’accento, caucasico di carnagione olivastra, occhi e capelli castani, barba. Il malvivente sarebbe alto circa 1,80 metri ed avrebbe una età compresa tra i 25 e i 35 anni.

Sono a Bologna''da quattro anni- ha concluso la studentessa- anche se solo da qualche mese in via Begatto. Prima vivevo in Bolognina, e nonostante quello che spesso si sente dire su quel quartiere mai una volta mi sono sentita in pericolo, non è mai successo che qualcuno mi fermasse o mi rendesse insicura. Invece questo è capitato in centro, dove non me l’aspettavo. In via Begatto a qualsiasi ora e giorno della settimana si possono vedere persone poco raccomandabili, tra tossicodipendenti, spacciatori, accattoni. Probabilmente mi sono trovata al posto sbagliato nel momento sbagliato, però questo non deve più succedere.

Servono controlli e tutele''.

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