Appiano. Nella notte tra sabato e domenica, la quiete di questo paese in Alto Adige viene rotta dal fragore di una bomba. L'ordigno esplode di fronte al centro di accoglienza per migranti. Un boato accompagnato da una rivendicazione esplicita: una tavoletta di legno marchiata con i simbolo nazisti e con una crioce celtica.
Non è ancora chiaro chi sia l'effettivo autore del gesto. Come riporta Repubblica, il centro di accoglienza è sito in un'ex caserma Mercanti non lontana dal centro del paese che conta 15 mila abitanti ed è situato a pochi chilometro da Bolzano. A gestire i 39 ospiti ci pensa la Volontarius.
A condannare per prima il folle gesto è stata la presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. "Condanniamo fermamente questa azione - ha dichiarato insieme all'assessore alle politiche sociali, Martha Stocker - La violenza non risolve i problemi, bensì produce paura e ulteriore violenza".
Duro anche il comunicato dell'associazione che si occupa dell'accoglienza: "L’Associazione Volontarius,che gestisce la struttura su incarico della Provincia - si legge nel sito - esprime la propria condanna del grave atto intimidatorio nei confronti delle persone richiedenti asilo e degli operatori. Si tratta di un atto criminale che evidentemente vuole minare gli sforzi messi in atto da parte della Provincia, del Comune di Appiano, dell’Associazione Volontarius e delle altre organizzazioni che operano in questo campo, per dare una risposta solidale e concreta all’inclusione nella nostra società di persone fuggite da situazioni di guerra, persecuzioni e minacce alla loro incolumità".
Dei 39 ospiti, 28 hanno contratti a tempo determinato ed "altri 10 stanno svolgendo corsi di formazione per inserirsi nel settore turistico-alberghiero".Non è la prima volta che accadono episodi di questo tipo. Lo stesso è successo a Lavarone, poi Soraga, San Lorenzo Dorsino e a Fiera di Primiero.Tutte in Alto Adige.
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