Botticelle, mega rissa in piazza di Spagna Vetturini contro animalisti Il bilancio: 5 feriti e 3 fermati

Tre persone in manette per la megarissa scoppiata ieri nel cuore della capitale tra animalisti e vetturini delle botticelle

Tre persone in manette per la megarissa scoppiata ieri nel cuore della capitale, a piazza di Spagna, tra animalisti e vetturini delle botticelle. Oggi i carabinieri hanno fermato il presidente degli Animalisti europei e due fratelli, entrambi vetturini, e domani saranno processati per direttissima. Un altro conducente delle botticelle è stato invece denunciato per aver tentato durante la lite di aggredire una donna con una spranga.
La guerriglia è avvenuta ieri quando un gruppo di difensori degli animali si è avvicinato alle botticelle segnalando, agli agenti della polizia municipale, la mancanza del termometro per rilevare la temperatura. La nuova ordinanza del sindaco, infatti, prevede che, nel caso le temperature superino i 40 gradi, le botticelle restino ferme. La segnalazione ha fatto scattare la multa per i tre, e da qui la discussione, che in un attimo è degenerata.
Alla fine il bilancio è stato pesante e, visitati in ospedale, due vetturini sono stati dimessi dal pronto soccorso con tre giorni di prognosi mentre l’attivista dei diritti degli animali Stefano Fuccelli ha avuto cinque giorni.
Il caso ha fatto esplodere un polverone di polemiche. «Quanto accaduto è grave e inaudito - ha dichiarato la consigliera capitolina del Pd Monica Cirinnà, responsabile politiche animali del Pd Lazio -. Il sindaco sia onesto e si renda conto che l’ordinanza di fermo delle “botticelle” con allerta 3 non è una soluzione ma un placebo, un’illusione, la cui decisione peraltro dipende solo dalla protezione civile nazionale e non da lui. Alemanno dopo quello che è accaduto deve portare immediatamente in giunta e poi in consiglio un atto di revoca definitiva delle licenze di servizio pubblico a trazione ippica». Solidarietà al Presidente del Pae Stefano Fuccelli e agli altri animalisti è arrivata anche dal presidente dei Verdi Angelo Bonelli. «Occorre un intervento immediato da parte dell’amministrazione per cancellare questa pratica anacronistica - dice Bonelli - che non rispetta la dignità e il benessere degli animali e rispetto a cui l’episodio di Piazza di Spagna è solo l’ultimo di una lunga serie, con ripetute, gravissime, violazioni ai danni della salute degli animali, che hanno causato anche vibranti proteste da parte dei turisti». Ma gli interessati sono pronti a giurare che nessuno si prende cura dei animali come loro. «Per me, come per tutti i colleghi, il cavallo è come un fratello, come un figlio - dice Patrizio, storico vetturino romano, che esercita la professione da 22 anni, così come suo padre, suo nonno che ha 85 anni e ancora ha la sua botticella, e i cugini -. Come si può pensare che noi maltrattiamo i cavalli non riesco a capirlo.

Dirò di più, io stesso ho detto all’assessore all’Ambiente, Marco Visconti, che ero d’accordo sul fermo delle botticelle quando l’allerta arriva a 3. Tutta la categoria appoggia il provvedimento perché, lo si capisca una volta per tutte, il cavallo per noi è la vita. Nessuno di noi infatti ha presentato ricorso».

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