Cronache

Brasile, pappagallo "arrestato". Faceva da palo agli spacciatori

L'incredibile vicenda nello Stato del Piauì. "Mamma la polizia!", gracchiava il volatile avvisando i malviventi. Ora è in uno zoo per imparare a volare

Brasile, pappagallo "arrestato". Faceva da palo agli spacciatori

Una storia che ha dell'incredibile, una notizia che sta già facendo il giro del mondo. Una vicenda di sfruttamento che farebbe perdere le staffe soprattutto agli animalisti più convinti.
In Brasile, un pappagallo è stato arrestato dalla polizia. E già questo apre il sipario su una storia a dir poco assurda. Ma leggendo il capo d'imputazione non si crederebbe mai che la sua colpa era quella di fare il palo ad alcuni spacciatori di droga.

Certo, il povero animale non è stato l'unico a finire in manette. Insieme a lui anche alcuni trafficanti di crack. La vicenda sospesa sul ciglio dell'incredibile è accaduta a Vila Irma Dulce, vicino Teresina, la capitale dello stato del Piauì. Il pappagallo era di proprietà di una coppia ed era stato addestrato per avvisare i suoi padroni quando vedeva gli agenti di polizia. "Mamma, la polizia!" erano le parole che il povero animale pronunciava. Senza sapere di far parte di un giro criminale. Pare che quando sia stato arrestato, il pappagallo non abbia detto una... "parola".

Forse qualcosa avrà capito se taceva. Dalla stampa brasiliana, il volatile è stato definito "papagaio do tráfico" (pappagallo del traffico, stando alla traduzione letterale). Come si vede nel video, viveva in una casa fatiscente e buia. I muri scrostati e al posto del soffitto delle lamiere di amianto. Lui era sul frigorifero al momento dell'arrivo dei poliziotti. Un frigo celeste, anch'esso scorticato. Guardava ammutolito gli agenti che davanti alle telecamere della tv brasiliana mostravano la droga trovata in casa. Era appollaiato davanti a un televisore di ultima generazione con accanto un biberon.

Una storia criminale colma di emarginazione e povertà come spesso capita leggendo di tante vicende capitate in Brasile. Così il "papagaio" era finito in un gioco più grande di lui in cui a farla da padrona era la criminalità. E "criminale" è diventato anche lui, suo malgrado.

Ora da un frigorifero è passato a una gabbia, sequestrato dalla polizia che lo ha consegnato ad uno zoo dove gli verrà insegnato a volare, un prologo giusto e degno per l'incolpevole uccello al quale spetta riconquistare la libertà.

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