Brindisi, immigrato aggredisce direttrice del centro di accoglienza

L'uomo avrebbe anche minacciato e spintonato due carabinieri intervenuti sul posto. La collera dell'uomo sarebbe scaturita dalla notifica del provvedimento di revoca di accoglienza nel centro

Brindisi, immigrato aggredisce direttrice del centro di accoglienza

Si torna a parlare di violenza nei centri di accoglienza. Questa volta la vittima è una donna e direttrice del centro. Il fatto è accaduto a Fasano, un Comune in provincia di Brindisi, dove un immigrato originario della Liberia ha strattonato e insultato la donna. Si tratta di un uomo di 21 anni.

Sul posto sono giunti i carabinieri della compagnia di Fasano che hanno arrestato l'uomo in flagranza di reato. Le accuse che pendono sul giovane sono resistenza, violenza, minaccia e lesioni a pubblici ufficiali e violazione di domicilio. L'immigrato si chiama Vafee Kaba ed era ospite, come detto, di un centro di accoglienza nella provincia di Brindisi quando ha deciso di strattonare e insultare la direttrice della struttura.

Il fatto è accaduto in seguito alla notifica del provvedimento di revoca di accoglienza nel centro. Il 21enne, preso dalla collera, se l'è presa con la donna provocandole una contusione al braccio, e successivamente, dopo essere entrato con forza all'interno del centro di accoglienza, ha minacciato e spintonato i due carabinieri intervenuti sul posto, su richiesta della direttrice, provocando loro lievi lesioni.

Dopo le formalità di rito, il 21enne è stato tratto in arresto e condotto nella casa circondariale del capoluogo pugliese.

Non è la prima volta che accade un episodio di violenza in un centro di accoglienza nella provincia di Brindisi. A novembre scorso, nel centro di accoglienza straordinario "Green Garden" di Carovigno, un immigrato di origine nigeriana è stato arrestato dai carabinieri per aver accoltellato un suo connazionale. L'uomo è stato accusato di tentato omicidio. Si chiama Asekhamhe Samson, ed è un richiedente asilo di 26 anni.

Il 26enne, la sera del 3 novembre scorso, all’interno del suo modulo abitativo, utilizzando un’arma da taglio, ha aggredito per futili motivi un altro ospite suo connazionale: un giovane immigrato di 29 anni. Samson ha colpito l'uomo con sette fendenti al busto e alla testa. Il malcapitato, è stato subito trasportato al pronto soccorso dell’ospedale "Perrino" di Brindisi dal personale del 118 intervenuto sul posto. Al giovane sono state diagnosticate lesioni multiple da arma bianca al torace, al braccio sinistro, alla fronte e all'emidorso sinistro. Alla vittima è stata, pertanto, assegnata una prognosi di quindici giorni.

Le ferite, suturate nei punti in cui sono state inferte, avrebbero potuto provocare gravissime lesioni agli organi vitali, quali cuore o polmoni, mentre quella sulla fronte ha determinato uno sfregio permanente al 29enne.

Nel corso del sopralluogo all’interno dell’unità abitativa sono stati rinvenuti e sequestrati cinque coltelli a serramanico, una tazza in ceramica rotta rinvenuta sul pavimento, e gli indumenti indossati dall’aggressore, ancora intrisi del sangue della vittima. Su disposizione dell’autorità giudiziaria, dopo le formalità di rito, Asekhamhe Samson è stato condotto nel carcere di Brindisi.

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