Quindi, oggi...

La bufala del Pd sulla flat tax, rosicata su Calenda e Casalino: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le mosse di Di Maio, le liti Calenda-Letta e Meloni

La bufala del Pd sulla flat tax, rosicata su Calenda e Casalino: quindi, oggi...

- il "giorno dopo" dei commentatori di centrosinitra è da godere. L'addio di Calenda al centrosinistra, dopo che ce li aveva fatti credere, fa ribollire la bile dei giornalisti progressisti che già pregustavano il Fronte di Liberazione Nazionale contro le destre. Quel mattacchione di Carlo gli ha rotto il giochino. E adesso piangono

- dopo la foto di Di Maio che entra nella sede del Pd con dietro la scritta "Questa è casa tua", oggi a regnare è lo scatto che immortala Calenda baciare Letta. In pratica, il bacio di Giuda

- l'Ape Maio cerca l'accordo con gli animalisti per raccattare lo 0,6% in più e sperare di superare la soglia di sbarramento del 3%. Auguri, ma è inutile: le formazioni che nascono a pochi giorni dal voto non hanno il tempo di farsi conoscere. Sono destinate a morire

- Alessia Morani ha scritto una cavolata sesquipedale su Facebook. Nel mirino la tassa piatta. Virgoletto: "Siete al pranzo a un ristorante. Alcuni mangiano aragosta, caviale e champagne a fiumi. Voi prendete una pizza. Alla fine si paga alla romana. "Alla romana" è la flat tax". Sbagliato. La tassa piatta prevede che tutti paghino il 15% di quello che guadagnano. Mario, povero in canna, pagherà il 15% di 100 euro. Cioè 15 euro. Franco, straricco, pagherà il 15% di 1000, cioè 150 euro. Come vedete, non dividono affatto "alla romana"

- la campagna stampa di Repubblica contro Meloni è abbastanza imbarazzante. Ora è convinta che in caso di governo di centrodestra ci saranno problemi con la Bce. Bene: e sticavoli? Se vi saranno questione con Bruxelles o Francoforte, li risolveranno a tempo debito. Inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta

- Casalino e Di Battista non si candidano col M5S. Nel primo caso, non credo sposti nulla al Movimento e anzi, forse ci guadagna. Nel secondo caso invece il problema si pone: Dibba non solo ha un sacco di voti e di elettori, ma è in grado di polarizzare. Cioè sa far parlare di sé, cosa che da quando ha lasciato Palazzo Chigi Giuseppe Conte non è più un grado di fare

- lo sconosciuto Ariete, che pare faccia il cantautore, ha trovato un modo per farsi conoscere: attaccare Giorgia Meloni

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