Cronache

Buono Scuola, Regione Lombardia stanzia altri fondi per il pluralismo educativo

Quest'anno gli studenti lombardi che beneficeranno del "Buono Scuola" sono 25.297. La Regione Lombardia per garantire il pluralismo educativo ha stanziato ulteriori 1,8 milioni di euro, per un totale di 25,8 milioni

Buono Scuola, Regione Lombardia stanzia altri fondi per il pluralismo educativo

Gli studenti lombardi che beneficeranno quest'anno del 'Buono Scuola' sono 25.297, con il raggiungimento di un significativo 16% del pluralismo educativo. La Lombardia può contare su 5.200 sedi scolastiche statali frequentate da 1.173.645 allievi e su 2506 scuole paritarie frequentate da più di 229.700 allievi. Questo pluralismo educativo consente una spesa più efficiente e più efficace, se si considera che gli studenti arrivano ai primi posti Ocse – Pisa. Il premier Draghi, nel chiedere che la scuola sia posta al centro del Paese, evidentemente pensa alla distanza del rendimento dei nostri giovani rispetto ai parametri europei. A ulteriore conferma che garantire il diritto all’istruzione serve a spendere meglio non è solo l’Europa a dircelo, ma uno sguardo attento alla nostra penisola. Il pluralismo in Puglia è del 4%, in Calabria del 5% che con la Campania si contendono gli ultimi posti Ocse-Pisa. Minore è il pluralismo, maggiore è il degrado. Sullo scenario di una scuola che alimenta le diseguaglianze tra Nord e Sud è intervenuto il covid.

A chi convenga abbattere il pluralismo educativo è chiaro: a chi non vuole formare cittadini liberi capaci di contribuire alla società e che non sono più facilmente manipolabili per il consenso facile. Emancipare il povero, dargli strumenti di conoscenza critica non conviene. Ma gli ultimi eventi calabresi insinuano un altro dubbio: se la crisi fa collassare le scuole paritarie serie, baluardo di civiltà e libertà, che collassano non riuscendo a sopravvivere con rette di due-tre mila euro (il costo medio di uno studente è lo Stato a collocarlo a non meno di 6mila euro, mentre sappiamo bene che allo Stato costa 8.500 euro), avanzano le scuole malavitose che guadagnano dall’essere postifici e diplomifici. È chiaro che le famiglie non riescono a pagare i 6000 euro delle scuole serie. Legalità e cultura, cioè la Civiltà, decadono.

Altro che favorire la scuola dei ricchi e dei potenti: è l’esatto contrario, è contrastare quest’ultima e favorire la scuola per tutti la saggia indicazione del ministro Bianchi, quando si rende disponibile ad approvare una proposta che riveda il decreto sostegni aiutando le famiglie delle scuole paritarie. Realizza in pieno, Bianchi come Fontana in Regione Lombardia, quello che è un “investimento sui giovani”. Regione Lombardia in questo mese si è fatta carico di gestire il covid in rapporto alla scuola, incontrando settimanalmente, con riunioni di vera task force, le associazioni, i dirigenti di regione Lombardia, con il dott. Bocchieri, insieme al direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott.ssa Celada, a studiare insieme il piano vaccinale, la riapertura della scuola, l’aiuto concreto alle famiglie.

"Il 'Buono Scuola' - ha rimarcato l'assessore Fabrizio Sala - è un sostegno economico concreto per tante famiglie che hanno subìto gli effetti della crisi provocata dalla pandemia in un anno particolarmente difficile". "Tutte le domande ammesse sono state finanziate. Abbiamo deciso di stanziare ulteriori risorse pari a 1,8 milioni di euro - ha spiegato l'assessore - in modo che ogni studente avente diritto riceverà il 100% del contributo previsto". È riconosciuto alle famiglie sulla base delle fasce Isee e varia a seconda dell'ordine di scuola: da 300 a 700 euro per la primaria, da 1.000 a 1.600 euro per la secondaria di primo grado, da 1.300 a 2.

000 euro per la secondaria di secondo grado.

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