"Siamo ispettori Inps". Ma trovano il corpo della 90enne morta 2 anni fa

La donna è stata trovata mummificata insieme al suo gatto in un appartamento

"Siamo ispettori Inps". Ma trovano il corpo della 90enne morta 2 anni fa

Novantenne viene trovata mummificata dagli ispettori dell’Inps. È quanto accaduto a Trieste, in via Battisti, dove in occasione dei controlli periodici per le pensioni, gli operatori avrebbero trovato il cadavere mummificato di una donna. Secondo i presenti sarebbe deceduta all’incirca due anni fa. Stabilire, tuttavia, una precisa data della morte sembra essere impresa quasi impossibile, essendo la donna al momento del ritrovamento quasi irriconoscibile.

Il fatto sarebbe accaduto nella mattinata di ieri, quando gli agenti dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, dopo aver suonato per diversi minuti al portone dell’anziana, senza ricevere alcuna risposta, hanno allertato i soccorsi. Chi di dovere, senza esitazione, avrebbe forzato la serratura. Sono entrati nell’appartamento, quindi, il 118, i sanitari assieme alla polizia locale e successivamente il magistrato di turno, trovando appunto la nonnina insieme a un gatto morto, che sembrerebbe essere andato a miglior vita insieme a lei.

Alimenti scaduti dal 2018 fanno pensare come l’anziana vivesse in condizioni abbastanza precarie e non potesse contare su alcun aiuto esterno, non avendo familiari e amici. L’unica parente che aveva, infatti, era una sorella con cui sembra non avesse rapporti da anni. Il palazzo in cui è stato trovato il cadavere, inoltre, sarebbe occupato perlopiù da uffici e quindi ciò avrebbe condizionato non poco gli ultimi giorni di una persona, che sarebbe morta nel silenzio più totale e che non avrebbe manifestato a nessuno i suoi acciacchi.

Difficile che la novantenne sia morta per cause non naturali. È difficile sostenere la tesi che qualcuno prima di marzo sia entrato nell’appartamento in cui è stata trovata la mummia. Detto ciò, però, non si sa se la donna fosse affetta da qualche malattia o avesse qualche particolare problema che nei fatti ne ha determinato la morte.

Una cosa è certa, quanto avvenuto a Trieste è l’ennesima testimonianza di come spesso nelle nostre città ci sono

persone che vivono completamente sole e dimenticate da una società che a volte va troppo spedita. La novantenne di via Battisti sarebbe morta lo stesso, ma diverso sarebbe stato se qualcuno le avesse dato un ultimo saluto.

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