Il cardinal Ravasi twitta su Mahmood, ma sul web è polemica

Un cardinale ha rilanciato la canzone di Mahmood su Twitter, ma la scelta del post non è piaciuta a tutti.

Non è la prima volta che il cardinal Gianfranco Ravasi viene preso di mira da alcuni utenti social per via dei suoi tweet. Era già capitato durante il caso della nave Aquarius, quando l'ecclesiastico aveva ricordato a tutti, in piena polemica politica sui migranti, un passaggio centrale del Vangelo che richiama la bontà dell'accoglienza: "Ero straniero e non mi avete accolto...". Questa mattina il porporato italiano è stato costretto a fare i conti, si fa per dire, con con coloro che si sono scagliati contro la vittoria del giovane Mahmood, che ha trionfato, in maniera abbastanza inattesa, nella sessantanovesima edizione del Festival di Sanremo.

Va detto che il cardinal Ravasi, durante e subito dopo la manifestazione canora, non ha twittato solo parte del testo della canzone presentata in gara dal ragazzo italo - egiziano, cioè "Soldi", ma ha dimostrato di aver seguito l'intera kermesse, pubblicando di volta in volta dei passaggi che, evidentemente, gli erano parsi interessanti o significativi. Sul suo profilo Twitter sono apparsi riferimenti alla canzone di Daniele Silvestri, ma anche a quelle di Simone Cristicchi, Irama, Patty Bravo e Briga e altri. Ma un semplice cinguettio sembra diventato, come si apprende pure leggendo quanto scritto su Il Messaggero, un'occasione buona per alimentare la polemica.

L'alto ecclesiastico è il presidente dell Pontificio Consiglio della Cultura ed è considerato un progressista.

Per questo è lecito ipotizzare che a commentare negativamente quanto citato dal cardinale siano stati utenti tradizionalisti, poco inclini ad assecondare quella che potrebbero interpretare come una forma di modernismo: twittare durante Sanremo.

Ieri eri qua ora dove sei papà
Mi chiedi come va come va come va
Sai già come va come va come va (Mahmood, Soldi) #Sanremo2019

— Gianfranco Ravasi (@CardRavasi) 10 febbraio 2019