Cronache

Alla Caritas di Torino arriva la vigilanza: "Continue aggressioni nei nostri confronti"

Alla Carirtas di Torino vengono denunciate giorno dopo giorno tantissime aggressioni e così è arrivata la vigilanza per dare sicurezza a volontari e utenti

Alla Caritas di Torino arriva la vigilanza: "Continue aggressioni nei nostri confronti"

Sono giorni di tensione alla Caritas diocesana di Torino dove sia volontari che utenti stanno subendo sempre più aggressioni avendo in continuazione molta paura.

E così i tre centri d'ascolto hanno ingaggiato un'azienda di vigilanza privata anche se non ne era mai stato necessario. Sono state così riunite ieri mattina un centinaio di volontari per un breve corso su come difendersi. "È il risultato dell'aumento di tensioni e minacce per i nostri operatori. E non c’è peggior compagna per chi si impegna nel nostro servizio. Si rischia così di reagire in due modi quando un bisognoso bussa alla nostra porta: lo si allontana o se ne diventa schiavi", ha detto Pierluigi Dovis, direttore della Caritas torinese, così come riporta La Stampa.

Poi arriva il racconto di Don Agostino Cornale, parroco di Borgo Vittoria: "Una persona, dopo che gli ho detto che non potevo dargli denaro, mi ha preso a pugni, mi ha lanciato un portaombrelli. Me la sono vista brutta". Si parla di ricatto psicologico e spirituale. "Visto che siamo la Chiesa tutto è dovuto".

L’incontro era fatto col sindacato di polizia Ugl e una società di vigilanza "Mib, Men in Black". Le guardie saranno in borghese e senza armi.

Dovis, però, propone anche di riorganizzare i servizi: "Meglio aprire un giorno in meno, ma in sicurezza, quando si è in due".

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