«Caro dottor Marchionne, su Alfa Romeo faccia così...»

«Caro dottor Marchionne, su Alfa Romeo faccia così...»

La roadmap che deve condurre alla rinascita del marchio Alfa Romeo prende via via corpo dopo la presentazione del piano di rilancio di Fiat Chrysler Automobiles avvenuta in maggio. Parallelamente, crescono le aspettative dei fan della casa del Portello che non hanno mai perso la fiducia in un ritorno alla grande del brand: decine, o forse centinaia, di migliaia di alfisti, sparsi nel mondo, che hanno assimilato, e superato, anche episodi tragici come quello dell'Arna, la vecchia Nissan con il Biscione degli anni '80, o l'abbandono delle ruote motrici posteriori. Adesso all'orizzonte rivedono la Giulia, prima Alfa del nuovo corso, e allora vogliono far conoscere il loro pensiero, dare consigli, perché loro, che hanno tenuto duro coltivando il mito, hanno le carte in regola per farlo. Questo straordinario popolo, un vero asset di inestimabile valore che nessun'altra casa possiede, ha un ambascitore molto speciale che sta muovendo mari e monti per giungere a incontrare Sergio Marchionne e consigliarlo su come promuovere le future Alfa e, soprattutto, come dovrebbero essere fatte.

È Fabrizio Tamburini, 50 anni, veneziano, che dopo aver fatto anche il collaudatore per Alfa, ha messo a frutto la laurea in astrofisica scoprendo l'utilizzazione dei vortici elettromagnetici nel campo delle telecomunicazioni e dando vita a un'azienda per la loro utilizzazione: «In Cina e Usa mi avrebbero fatto ponti d'oro, ma ho preferito rimanere in Italia, convinto anche da chi è riuscito a procurarmi la Ferrari dei miei sogni, una 208 Gtb Competizione», spiega Tamburini. Ma il vero sogno è un altro, e ha le fattezze del Biscione, «che speriamo di vedere presto su nuove Alfa Romeo rigorosamente a ruote motrici posteriori - precisa Tamburini -: berline sportive, coupé e spider come la mitica Duetto, di Suv e crossover si potrebbe anche fare a meno ma capisco le necessità di bilancio». Tamburini, che è la «voce» dei club Alfa, ha le idee chiare anche su come promuovere l'arrivo delle nuove Alfa, «partendo con cose semplici di grande impatto, come la partecipazione alla Mille Miglia con una Alfa Romeo storica presa dal museo di Arese, messa a punto e guidata, magari, dal sottoscritto e da Tamara Vidali, storica driver e collaudatrice», spiega con entusiasmo.

Alfa, a differenza di Ferrari, è un mito «accessibile», un sogno che i suoi fan continuano a tenere vivo. Su questa armata di volontari, preparati e appassionati, che aspettano soltanto di non essere più delusi, Marchionne può contare in ogni momento.

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