Cronache

Caso Loris, Veronica Panarello: "Così mio suocero trattava mio figlio"

Emergono nuovi dettagli sui rapporti tra Veronica Panarello e il suocero. Sul numero di Giallo in edicola questa settimana spuntano nuovi stralci dell’interrogatorio della Panarello dal carcere, stralci in cui la donna parla dello strano rapporto che il piccolo aveva con suo nonno

Caso Loris, Veronica Panarello: "Così mio suocero trattava mio figlio"

Emergono nuovi dettagli sui rapporti tra Veronica Panarello e il suocero. Sul numero di Giallo in edicola questa settimana spuntano nuovi stralci dell’interrogatorio della Panarello dal carcere, stralci in cui la donna parla dello strano rapporto che il piccolo aveva con suo nonno. Parole che sembrano voler lasciar intendere che il nonno del piccolo Loris avesse degli strani atteggiamenti nei confronti del bambino. Vediamo le frasi di Veronica nell’interrogatorio da Giallo. “Mio suocero, oltre che per andare a fare lavori di idraulica, portava con sé Loris anche al mare. Un giorno, però, il bambino disse di non voler più andare con lui, assumendo atteggiamenti di repulsione nei suoi confronti”.

Ecco le parole della mamma di Loris: “Nei primi giorni di luglio del 2014 sono stata ricoverata in ospedale… In quel periodo, al fine di evitare che Loris rimanesse per l’intera giornata a guardare la tv, abbiamo deciso di lasciarlo andare con il nonno, che doveva fare alcuni lavori… Andrea non vedeva in modo positivo la presenza del bambino, perché a suo dire parlava troppo. Ricordo che qualche giorno prima di Ferragosto, mio suocero chiamò Loris per farlo sedere accanto a lui. Il bambino, senza fornire alcuna motivazione, si rifiutò. A seguito di ciò Andrea, tra il serio e l’ironico, esclamò: “Con questa cosa piccola che ti ritrovi che devi fare?”.

La donna dichiara che a questo punto intuisce che l’affermazione del suocero si riferiva agli organi genitali di suo figlio e così appena il suocero si è allontanato ha chiesto spiegazioni in merito al piccolo che non disse nulla.

La donna ribadisce che in quel periodo il bambino era nervoso e non gradiva la presenza di suo nonno in casa tanto da arrivare a parlare anche con suo padre Davide di questa situazione.


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