Cronache

Spara al ladro per difendersi: "Non potevo fare altro". Ma ora è indagato

Antonio Bonfiglio che ha sparato un colpo di fucile contro un ladro di 26 anni che era entrato in casa sua, si è difeso: "In quel momento non potevo fare altro"

Spara al ladro per difendersi: "Non potevo fare altro". Ma ora è indagato

"Ho solo difeso me stesso, la mia proprietà, non vedo dove ho sbagliato". Lo ha detto, nel corso di una conferenza, il 56enne Antonio Bonfiglio, un autotrasportatore che due settimane fa ha sparato un colpo di fucile contro Zef Tuci, un ladro di 26 anni che si era intrufolato nella sua proprietà in via Torino a Casteggio, in provincia di Pavia.

Ora, Bonfiglio è indagato per eccesso di legittima difesa, mentre Tuci si trova in ospedale per le ferite riportate ed è accusato di tentata rapina. "Mi sono trovato nelle condizioni di sparare a un uomo, in quel momento non potevo fare altro", ha l'autotrasportatore partecipando all’incontro organizzato in sua solidarietà dal centrodestra, sottolineando che l’aggressione è avvenuta in una parte buia del cortile. "Quando ho visto che il cane è diventato matto, ho preso il fucile, perché a volte lì ci sono i cinghiali e sono pericolosi. Non sapevo a cosa andavo incontro", ha raccontato Bonfiglio che ricorda: "In due anni questa era la quinta volta che subivo furti, una volta han portato via solo cinque sacchetti di croccante". Durante la serata, scrive Il Giorno, è intervenuto anche Antonio Ghilari, del Comitato dei residenti di Mairano, la frazione di Casteggio più colpita dai ladri negli ultimi mesi. "Quando io e la mia compagna abbiamo subito un furto, ci hanno calpestato i vestiti. Ancora ora ci guardiamo intorno la sera rincasando, io giro sempre con lo spray al peperoncino", ha detto.

Durante la serata è stato anche ricordato l’avvio di una raccolta fondi per aiutare Bonfiglio con le spese legali.

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