Catania, altra accusa sulle Ong: "È associazione a delinquere"

Dalla procura guidata dal pm Zuccaro spunta un'ipotesi di reato più pesante rispetto a quella del caso Iuventa a Trapani

Catania, altra accusa sulle Ong: "È associazione a delinquere"

Una seconda inchiesta può travolgere le Ong. Questa volta arriva dalla Procura di Catania e riguarda il fascicolo seguito dal procuratore Carmelo Zuccaro, il primo in assoluto a denunciare i presunti rapporti tra migranti, traffcanti e Ong. Nel filone catanese, come riporta ilFattoQuotidiano, si ipotizza il reato di associazione a delinquere "finalizzato al favoreggiamento dell'immigrazione calndestina". Di fatto l'ipotesi è che alcuni membri delle Ong coinvolte non solo sono entrati in contatto con i trafficanti, ma in più abbiano condiviso con loro alcune strategie per dare seguito ai salvataggi e al trasbordo dei migranti. E qui viene segnata la differenza sostanziale tra l'inchiesta di Trapani e quella di Catania. I magistrati trapanesi di fatto stanno indagando sulla singola condotta di alcuni membri degli equipaggi delle Ong senza però avanzare l'ipotesi di un disegno unitario. A quanto pare l'inchiesta di Catania è ben più vasta rispetto a quella di Trapani. Le indagini sui contatti tra scafisti e Ong sono ben più approfondite e hanno segnalato non un'attività sporadica nei salvataggi ma una probabile intesa continua tra equipaggi e scafisti per i salvataggi.

Di fatto il reato ipotizzato a Catania è ben più pesante rispetto a quelli invece ipotizzati a Trapani. Lo scenario dell'inchiesta dunque potrebbe cambiare e dare quasi un volto "sistemico" ai rapporti e ai contatti tra le Ong e i trafficanti di uomini.

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