Cronache

"Ce l'ammazzasti chidda". Il mistero di Denise e della gallina

La scomparsa di Denise Pipitone viene esplorata e analizzata a 17 anni dalla scomparsa: a "Quarto Grado" si è parlato delle intercettazioni su Jessica Pulizzi e della bimba Danàs

"Ce l'ammazzasti chidda". Il mistero di Denise e della gallina

Nonostante la posizione di Jessica Pulizzi sia chiara per la giustizia italiana, il suo ruolo, mediaticamente parlando, ritorna ciclicamente a interessare quando si parla della scomparsa di Denise Pipitone.

Se ne è parlato nella puntata di ieri di “Quarto Grado”, in cui è stato evidenziato come le intercettazioni su Jessica potrebbero essere approfondite. Alcune di queste intercettazioni sono diventate ormai celeberrime: c’è quella frase “A casa c’ha purtai” (“L’ho portata a casa”), in cui alcuni credono che Jessica si riferisse alla piccola Denise, ma anche delle domande poste alla ragazza dalla mamma Anna Corona, che chiese alla figlia di ricostruire quel tragico mercoledì di mercato a Mazara del Vallo di 17 anni fa, quando Denise scomparve nel nulla.

“Quarto Grado” ha trattato a lungo anche un filmato risalente al processo in cui Jessica fu coinvolta e come Giacomo Frazzitta, il legale della mamma di Denise Piera Maggio, incalzò la giovane che non seppe dare al giudice una spiegazione esauriente. L’intercettazione relativa a quel momento del processo è un’intercettazione ambientale dell’11 settembre 2004. Secondo i verbali, Jessica è in motorino con un’altra persona, che si sente dire “Ce l’ammazzasti chidda” (cioè "L'hai ammazzata quella"). Jessica ha affermato che la frase si riferiva a una gallina e non a Denise: Jessica Pulizzi e la persona con lei quel giorno avrebbero dovuto scavalcare un muretto e accedere a un cortile con delle galline, e la ragazza ha detto di aver temuto di schiacciare uno dei pennuti. Frazzitta ha evidenziato come i tempi verbali e il rumore del motorino sottolineato nei verbali entrino in diretta contraddizione con lo scenario ricostruito da Jessica, che solo successivamente chiede alla persona con lei: “Aiutami a scavalcare”.

Jessica è figlia di Piero Pulizzi, padre naturale di Denise. Nelle ultime settimane si è tornato spesso a parlare del presunto rancore che Jessica avrebbe nutrito per il padre, ma anche e soprattutto per la stessa Denise e per la madre Piera Maggio, a cui papà Pulizzi avrebbe regalato dei vestiti, scatenando in Jessica una reazione: Jessica avrebbe successivamente forato le ruote dell’auto di Piera.

Frazzitta ha inoltre rivolto ad Anna Corona, madre di Jessica ed ex moglie di Piero Pulizzi, di aiutare a far luce su cosa possa essere accaduto a Denise, perché nonostante Jessica sia stata assolta, ci sarà sempre una persecuzione mediatica nei suoi confronti. Il conduttore Gianluigi Nuzzi ha spiegato che tutto questo succede perché “Denise è la figlia d’Italia”. La posizione di Anna non è comunque facile, per via di quella traccia audio breve in cui si sente la voce di una bimba, mentre lei le dice: “Stai zitta”. Quella traccia non è stata portata al processo, perché troppo breve per essere analizzata tecnicamente.

A “Quarto Grado” si è tornati anche a parlare di Danàs, la bimba somigliante a Denise ripresa, in compagnia di un gruppo di rom, a Milano dalla guardia giurata Felice Grieco, tra l’altro ospite in studio. Secondo Luciano Romito, linguista dell’Università della Calabria, in base a un nuovo video fornito da Piera Maggio, le curve dell’intonazione di Denise e Danàs sono sovrapponibili. “Danàs con grandissima probabilità viene dalla stessa zona”, ha detto l’esperto, spiegando che la bimba potrebbe essere originaria della stessa comunità linguistica di Mazara. Inoltre i volti di Denise e Danàs sono stati comparati con un software americano di riconoscimento facciale ed è stata trovata una grande compatibilità tra le immagini delle due bimbe.

La verità su Denise però sembra essere ancora lontana.

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