Cronache

La cefalea sarà riconosciuta come malattia invalidante

Adesso arriva l'invalidità per la cefalea. Una malattia cronica che colpisce almeno 7 milioni di italiani: ecco cosa può cambiare

La cefalea sarà riconosciuta come malattia invalidante

Adesso arriva l'invalidità per la cefalea. Una malattia cronica che colpisce almeno 7 milioni di italiani. È già partito alla Camera un ddl che prevede il riconoscimento di questa invalidità. I sintimi però devono essere accertati da almeno un anno in centro accreditato e specializzato. Come riporta il Messaggero, il prevvodimento ha già mosso i primi passi grazie alla leghista Arianna Lazzarini e alla dem Giuditta Pini. L'ok definitivo al testo potrebbe arrivare subito dopo le festività pasquali. Bisogna fare attenzione ai sintomi. La cefalea infatti non è un mal di testa momentaneo che poi può andar via. La cefalea di fatto è un disturbo cronico che dà problemi in modo continuato.

Secondo l'Oms, l'organizzazione mondiale della Sanità questa malattia è al terzo posto tra quelle invalidanti. Può limitare o addirittura compromettere le forze per affrontare gli impegni di lavoro o quelli legati alla famiglia. Secondo la deputata della Lega, la cefalea, soprattutto quella tensiva o quella a grappolo, colpisce diversi milioni di italiani. I costi per questa malattia si riflettono non solo sui farmaci ma anche nelle assenze dal lavoro. Colpisce il 10,6 per cento degli individui tra i 25 anni e i 44. Su questo fronte però il governo ha già fatto sapere che non ci saranno oneri o costi aggiuntivi per lo Stato. Una precisazione che ha fatto infuriare Forza Italia che di fatto sostiene che senza uno sforoz economico da parte dello Stato la legge non avrebbe effetti immediati. Per il momento il testo non prevede l'inserimento della patologia tra i Lea, ovvero quei casi in cui il sistema sanitario nazionale è tenuto a fornire le prestazioni.

Un secondo livello della vicenda che è indispenabile per dare assistenza a chi da anni combatte questa terribile battaglia contro una malattia che solo adesso viene riconosciuta come "invalidante".

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